Ci sono squadre in Serie A che hanno avuto un rendimento peggiore della Lazio nell’anno solare 2013? La risposta preoccupa, mette i brividi. No. I biancocelesti di Petkovic, chissà poi ancora per quanto tempo, hanno fatto registrare un solo acuto lontano dallo Stadio Olimpico capitolino. Inter-Lazio 1-3, storia vecchia, datata 8 maggio. Anche squadre di minor blasone come Catania e Cagliari sono riuscite a far meglio, raggiungendo quota 2 alla voce ‘vittoria in trasferta’. I 7 pareggi e le 10 sconfitte sul groppone parlano di una formazione in piena crisi non solo di risultati, ma anche e soprattutto d’identità. Limiti tattici e caratteriali, come sottolinea l’edizione odierna del Corriere dello Sport, avversari mai dominati sul piano del gioco ed impianto difensivo lacunoso e regolarmente messo alla berlina dai dirimpettai.
Troppo comodo ospitare la banda biancoceleste di questi periodi, troppo semplice resistere agli sterili attacchi di un reparto spesso orfano di Klose ed infilare la balbettante retroguardia alla prima distrazione. Al Bentegodi di Verona, domenica alle ore 15, andrà in scena la diciannovesima trasferta dell’anno – l’ultima. Teatro tutt’altro che ideale i gialloblù di Mandorlini, in casa, vestono i panni di rullo compressore, fanno la voce grossa in virtù delle 7 vittorie riportate a fronte di un solo passo falso. Il sergente Vlado sembra aver perso la fiducia nell’ambiente Lazio, ma nonostante ciò cercherà di invertire la tendenza, d’infondere la giusta mentalità corsara ai suoi ragazzi. Il dolce in fondo al tunnel, il miele alla fine della corsa.
[Matteo Botti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
