Lazio: anche Di Mattero tra i nomi per il dopo Reja

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ROMA – Dal momento delle dimissioni di Reja è impazzato il toto-allenatore per delineare quale sarà la prossima guida tecnica della Lazio. Alla squadra biancoceleste sono stati accostati tanti nomi in questo periodo, ancor prima dell’addio “ufficioso” del tecnico goriziano, ma la rosa dei papabili nelle ultime ore pare essersi ristretta a tre sole possibilità: Zola, Di Matteo e Gasperini.

LE STRADE “BLUES” E L’ALTERNATIVA GASPERINI – Per il primo è ormai risaputo che ci sia stato un vero e proprio incontro con Lotito già lo scorso febbraio, quando arrivarono le dimissioni (poi rientrate) di Reja alla vigilia del match ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League contro l’Atletico Madrid. Per quanto riguarda il secondo, si dovrà ovviamente attendere che venga disputata la finale di Champions League di domani sera, e solo a quel punto di potrà avviare une vera e propria trattativa.

In entrambi i casi si tratterebbe di scommesse suggestive, di quelle che ultimamente vanno tanto di moda nel campionato italiano, dove sono tante le squadre pronte ad affidarsi a giovani promettenti all’esordio, o quasi, in Serie A. La cosiddetta “new generation”, quella che ha portato i vari Allegri, Conte e Stramaccioni (qualora come sembra venisse confermato anche per la prossima stagione) a guidare le tre storiche squadre del nord. Oltre alle prospettive d’oltremanica però, non è ancora del tutto tramontata l’ipotesi legata al nome di Gasperini, tecnico scaricato dall’Inter all’inizio del campionato appena concluso, ma pronto a rimettersi in gioco per la stagione che verrà e la prospettiva biancoceleste potrebbe essere quella giusta per un suo rilancio. Contattato in Esclusiva dalla redazione de Lalaziosiamonoi.it, l’ex allenatore di Genoa e Inter non ha voluto parlare di un suo possibile approdo nella Capitale, tuttavia non ha chiuso definitivamente la porta: «Al momento non c’è niente – ha risposto ridendo l’allenatore di Grugliasco-, ma ne riparleremo la prossima settimana…». Una frase che potrebbe essere interpretata in molte maniere ma che sicuramente non lo taglia fuori dalla corsa verso la panchina biancoceleste.

MIHAJLOVIC, L’OUTSIDER A SORPRESA – Ma ecco che quando i tre possibili candidati sembrano ormai essere ben delineati esce fuori un nome a sorpresa, uno di quelli che potrebbe veramente rivoluzionare l’andamento di questa special challenge per la panchina della Lazio. Il nome è quello di una vecchia conoscenza di Formello, un ex calciatore carismatico che ha scritto una bella fetta di storia della prima squadra della Capitale. Stiamo parlando di Sinisa Mihajlovic, ex allenatore della Fiorentina che adesso sembra essere a un passo dal ruolo di commissario tecnico della Serbia. È quasi un mese che si sta attendendo l’ufficialità di questo incarico, il Presidente della Federcalcio serba Karadzic ha dichiarato a più riprese di essere vicinissimo alla chiusura dell’accordo ma fino a questo momento abbiamo assistito solamente a rinvii e incertezze.

Secondo indiscrezioni raccolte in Esclusiva da Lalaziosiamonoi.it, il vero motivo di questo slittamento va ricercato proprio nella corte che Lotito sta facendo all’allenatore, che qualora accettasse andrebbe così realizzare il sogno del patron biancoceleste di portare una bandiera di questa società ad allenare la Lazio. Una mossa orientata anche a un avvicinamento alla tifoseria, ma che soprattutto garantirebbe un allenatore di esperienza, dalla mentalità vincente e che già conosce benissimo l’ambiente romano (vincendo peraltro uno scudetto, due coppe Italia, due supercoppe italiane, una coppa delle coppe e una supercoppa europea, ndr).

La trattativa è molto complicata, Mihajlovic è in parola con la Federcalcio serba, ma la possibilità di sedersi sulla panchina della Lazio per dare inizio a un progetto serio lo affascina parecchio. Sinisa sta prendendo un po’ di tempo, dovrà dare una risposta alla Nazionale del suo Paese in tempi brevi, e l’addio di Reja potrebbe dare l’input decisivo per chiudere una trattativa che a questo punto avrebbe del clamoroso.

[Marco Ercole – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]