É l’uomo del momento, sta vivendo un sogno. Sta vivendo una seconda vita Antonio Candreva, la prima è stata solo un tentativo e neanche riuscito bene. Che in lui c’era del talento era noto. Ma tanto all’Udinese quanto alla Juventus, quanto addirittura al Cesena non ha avuto la fortuna sperata, non ha avuto la possibilità di dimostrare quanto valesse, quanto potesse lottare per una maglia. Con la Lazio sta vivendo la sua seconda vita, vola con la maglia biancoceleste ed è sempre uno dei migliori. Con la Lazio, e un derby prezioso e fondamentale in tasca, si è riconquistato ancora la convocazione in Nazionale: “E’ il momento più felice della mia carriera. Sto attraversando davvero un periodo magico. Sono felice, sta girando tutto per il verso giusto, voglio continuare così”. Stasera giocherà titolare nell’amichevole contro la Francia, il suo sogno finalmente si materializza tra le mani.
La storia si ripete, Antonio si riprende la Nazionale grazie a una stagione incredibile con la Lazio. C’è chi lo considera ormai un idolo, lui resta umile e con i piedi per terra. Si gode solo la felicità del momento. Era il 14 novembre del 2009, 0-0 con l’Olanda a Pescara, 1-0 contro la Svezia a Cesena. Due apparizioni in Azzurro, poi l’oblio: “Ma non è la mia rivincita. E’ un nuovo inizio: sto facendo bene con la Lazio e sono felice di essere tornato a giocare in Nazionale, tutto qua, nessun sassolino da togliermi. Per me essere qui, e giocare dal primo minuto, rappresenta un punto di partenza, non di arrivo. È un onore, e motivo d’orgoglio, far parte di questo gruppo e farò di tutto per restarci il più a lungo possibile. Giochiamo contro la Francia, una delle grandi del calcio mondiale, e anche se si tratta di un’amichevole la partita è molto sentita.“, si legge nell’edizione odierna del Corriere dello Sport e del Messaggero. Poi l’emozione derby: “E’ stata una giornata bellissima per tutta la Lazio e una grande soddisfazione per me. Qualche amico romanista mi ha anche detto che per quel gol si è rotta l’amicizia, ma vedrete, tornerà…Io idolo? No, sono semplicemente uno che cerca di essere se stesso”.
Agirà nel tridente di Prandelli, nel 4-3-3 a fianco di due ragazzini più che promettenti come Balotelli ed El Shaarawy. L’obiettivo è chiaro: dopo essergli sfuggita la convocazione per il Mondiale in Sudafrica nel 2010, ora punta a quello del Brasile nel 2014. Lavoro e dedizione le armi per conquistarselo, il ruolo in cui lo utilizza il ct Prandelli è di fatto lo stesso in cui brilla grazie a Petkovic. Dovrebbe essere un gioco da ragazzi: “E’ il mio ruolo, o meglio, lo sento mio. E’ quello che mi piace di più, i movimenti e gli inserimenti mi vengono più naturali. Domani (oggi per chi legge, ndr) cercherò di fare quello che mi ha spiegato Prandelli. E’ un bell’attacco, possiamo fare bene, sia Mario che Stephan hanno grandissime qualità. Da parte mia cercherò di fare bene quello che so fare sfruttando le mie caratteristiche e mettendole al servizio della squadra”.
[Giorgia Baldinacci – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]