Lazio-Cesena 3-2: svolta dei biancocelesti nella ripresa

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ROMA – La serata che non ti aspetti. La partita dei cuori biancocelesti. L’impresa offerta dalla Lazio, falcidiata dagli infortuni e dalle affrettate cessioni,  entra di diritto nella storia. Un Cesena corsaro, che nei primi 30 minuti ha avuto il grande merito di colpire i biancocelesti nelle uniche due occasioni create, si è dovuto arrendere al cuore della formazione di Reja. La determinazione e la grinta evidenziata nei primi minuti di gioco avevano illuso un pò tutti. Sembrava una di quella partite facili, mai in discussione. Ma alla prima rete dei romagnoli il giocattolo si è rotto e sono riapparsi, prepotenti, gli scheletri nell’armadio trascinati fino ad oggi dalla chiusura di una deludente finestra di mercato. La contestazione del popolo biancoceleste si è fatta insistente. Era inevitabile. Lo sconforto per una così frustrante situazione, però, non ha affievolito i cori e l’incitamento di una storica Curva Nord mai doma, anche dopo il raddoppio di Iaquinta.

L’affetto sprigionato dal cuore della tifoseria laziale ha dato la carica ai ragazzi di Reja che oggi hanno fatto un vero e proprio miracolo calcistico. Un match da sogno, che racchiude al suo interno i valori dello sport più amato dagli italiani. Spirito di sacrificio, cattiveria agonistica e perseveranza hanno contraddistinto la gara incredibile con il Cesena. Sotto di due reti e con un uomo in meno, la Lazio ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Quella di questa sera è stata l’ennesima dimostrazione del cuore grande che questa squadra possiede. Una vittoria che cementifica il rapporto tra la gente laziale e Reja, più volte omaggiato dai cori di quella che è diventata sua gente. I calciatori della prima squadra della Capitale hanno dato tutto e anche di più. Hanno reso orgogliosi i loro tifosi correndo per novanta minuti senza mai fermarsi.  Una partita fantastica, difficile da raccontare ma bellissima da vivere. Un risultato importante che vale più dei tre punti guadagnati. E poco importa se per il prossimo impegno con il Palermo Reja, oltre alle già note e numerose assenze, dovrà fare i conti con la squalifica dell’espulso Konko. Con questo spirito si vola alti.

LA PARTITA –  Nel ghiaccio dell’Olimpico, di fronte ai coraggiosi tifosi biancocelesti accorsi allo Stadio Olimpico una Lazio falcidiata da infortuni e dalle cessioni, è scesa in campo contro il Cesena di Arrigoni. Reja si affida al 4-2-3-1 che si è ben comportato nelle ultime due uscite con Milan e Genoa.  La Lazio parte forte sospinta da una incredibile Curva Nord che non smette mai di cantare. Pronti via subito una grande occasione per la formazione di Edy Reja con Klose che arriva a tu per tu con Antonioli, il tedesco calcia a botta sicura ma il portiere del Cesena salva il calcio d’angolo. Al sesto minuto è ancora Lazio. Sugli sviluppi di una punizione dai trenta metri di Hernanes che viene ribattuta dalla barriera romagnola è Konko a sfiorare la rete del vantaggio laziale con una grande conclusione dal limite dell’area. Il Cesena è alle corse. Continua l’assolo biancoceleste che costringe gli uomini di Arrigoni nella propria metà campo. Eppure al 13’ è proprio il Cesena a passare in vantaggio con Mutu che sfrutta l’assist di Iaquinta lanciato in contropiede sul versante destro del campo. La Lazio non sembra accusare il colpo e dopo pochi secondi è ancora Klose a sprecare davanti ad Antonioli. Praticamente una rarità all’Olimpico. Al di là della grande occasione capitata sui piedi del bomber tedesco, nei minuti che seguono la rete di Mutu la Lazio sembra accusare il colpo e si allunga spaventosamente.

Al 32’ Mutu lanciato a rete viene atterrato in area da Konko. Rosso diretto per il francese e rigore per il Cesena. Batte Iaquinta: gol. Cesena raddoppia e sull’Olimpico cala il gelo, quello vero. Lazio allo sbando. La difesa, orfana di Konko, brancola nel buio. Termina la prima frazione di gioco sul risultato di 2 a 0 per il Cesena. Nella ripresa Reja prova a cambiare le cose con le poche carte a sua disposizione: dentro Kozak e fuori Candreva, al suo esordio all’esordio all’Olimpico. La Lazio parte forte anche nel secondo tempo e all’8’ arriva la rete della speranza di Hernanes che batte Antonioli con un gran destro dal limite. Si accende la partita, si scalda l’Olimpico: i biancocelesti ci credono e attaccano a testa bassa, rischiando sulle pericolose ripartenze del Cesena. Al 15’ arriva il pareggio della Lazio con la rivelazione Lulic. Apoteosi.  Stadio in delirio e palla al centro. Il Cesena ha paura e la Lazio è famelica. Impossibile sentire la fatica dopo una rimonta del genere e dopo appena tre minuti Kozak insacca regalando ai suoi il vantaggio insperato. Brividi forti, cuore in gola e tanta gioia per la gente laziale che quasi non ci crede.  Lazio in vantaggio per 3 a 2: roba da non credere. Il Cesena incassa il triplo colpo biancoceleste e si butta in avanti. La Lazio indietreggia, intimorita dagli attacchi dei romagnoli, ma soprattutto dai minuti che la separano dalla fine del match.  Non è facile mantenere il risultato con un giocatore in meno, Reja lo sa e fa chiudere i suoi. Il Cesena tambureggia nella trequarti laziale ma non punge mai.

[Alessandro De Dilectis – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]