Ha sette vite come i gatti. O meglio otto, come le stagioni con la maglia biancoceleste. Il destino di Cristian Ledesma è curioso, ogni anno si trova a dover dimostrare qualcosa che in realtà già si sa: di essere un baluardo per la Lazio. Che si tratti di essere messo fuori rosa per divergenze con la società o che arrivi un centrocampista – argentino come lui – che ne metta in dubbio il ruolo da titolare, il numero 24 è chiamato ciclicamente a ribadire che la Lazio ha bisogno di lui. L’avvento di Lucas Biglia sembrava fatto apposta per metterlo in secondo piano, o almeno in aperta competizione. Troppo simili i due, si pensava, non ci sarà spazio per entrambi. Lo stesso Petkovic aveva provato a farli coesistere a inizio stagione, ma poi aveva espresso il suo tacito verdetto: il titolare è Biglia. Ma – come accadde nel gennaio del 2010 – ci ha pensato Edy Reja a riportarlo alla ribalta. Con il tecnico goriziano, Cristian si è ripreso la Lazio. Come riporta la Gazzetta dello Sport, la media voti si attesta ora attorno a 6,50, contro i 5,85 sotto Petkovic.
Ma la cosa bella è che la sua risalita non è coincisa con la discesa di Biglia. Anzi, Reja ha capito che i due possono formare una coppia in mediana di assoluto livello, come ha dimostrato la gara contro la Juventus. Nel derby, assente l’ex Anderlecht, ci ha pensato Ledesma a caricarsi sulle spalle l’intero centrocampo. La prestazione che ne è nata è stata da applausi e standing ovation: come sottolinea il Corriere dello Sport, bastano i 31 palloni recuperati a celebrare una prova praticamente perfetta. Domenica ha tagliato il traguardo delle 289 presenze totali con la maglia della Lazio (non 287 come riportano altri siti, per cui risultano due presenze in meno in Coppa Italia). Punta la straordinaria cifra delle 300, gli basterà poco. Intanto già contro il Catania potrà agganciare Idilio Cei al settimo posto nella classifica all time. In sesta posizione c’è Vincenzo D’Amico con 336 presenze, per acchiapparlo servirà un’altra stagione. In vetta risplendono i 401 gettoni di Giuseppe Favalli, obiettivo tosto da raggiungere. Una mano potrebbe arrivargli dal rinnovo di contratto, in scadenza nel 2015: l’incontro con la dirigenza non è all’ordine del giorno, ma per dichiararsi amore eterno c’è ancora tempo.
[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]