Miroslav Klose e Djibril Cissè: due acquisti dal nome, dalla classe e dal carisma eccezionali. Due acquisti come non se ne vedevano da tanto tempo in casa Lazio. Attaccanti straordinari che portano a Roma una dote di 470 gol, non male per una squadra che l’anno scorso ha pagato a caro prezzo la scarsa vena realizzativa dei suoi avanti. Tutti aspettavano le loro prime parole da biancocelesti e sono arrivate oggi, nel corso della presentazione ufficiale dei sette nuovi acquisti in quel di Auronzo. Inevitabile che i più attesi fosssero loro: Klose e Cissè. Prima di loro, però, ci ha tenuto a parlare e ad introdurre i suoi nuovi gioielli il presidente Lotito. Entusiasta, orgoglioso e sorridente come non mai, il patron biancoceleste ha speso parole d’elogio e d’ammirazione per i due nuovi bomber della Lazio.
Le prime frasi sono dedicate a Miroslav Klose: arrivato ad inizio giugno, il tedesco è stato il primo botto di una campagna acquisti sorprendente per qualità e tempistica. “Klose si commenta da solo. Ho apprezzato le qualità morali del giocatore, è uno serio, può dare maggior forza e credibilità in termini di condotta a questa squadra. E’ tedesco nei suoi comportamenti –ha dichiarato Lotito-, è corretto e preciso. Non si risparmia per la squadra. La sua esperienza e la sua qualità, renderanno il nostro attacco molto temibile, farà fare il salto di qualità alla Lazio“. Parole importanti, che sanno d’investitura e non potrebbe essere altrimenti per uno come Klose: 61 gol con la maglia della Germania, nessuno mai come lui, solo Gerd Muller ha gli stessi numeri. Dopo tale presentazione, sono arrivate anche le parole di Miro: si è espresso in inglese, con Maurizio Manzini a fare da interprete, ha spiegato il perchè della sua scelta, perchè ha deciso di emigrare dalla Bundesliga in cui tanto bene ha sempre fatto. “Mi sento di ringraziare il calcio tedesco per tutto quello che mi ha dato -ha confessato Klose-, ma con la mia famiglia abbiamo deciso che era il momento di provare una nuova esperienza, abbiamo deciso di cambiare scenario. La nostra scelta è ricaduta sull’Italia perchè è un Paese molto bello e perchè dal punto di vista professionale ha un campionato stimolante. La Lazio, inoltre, è una grande club, con una tradizione importante“. A chi gli chiede se avesse parlato con qualcuno della Lazio e del calcio italiano, se si fosse fatto spiegare i segreti della serie A. “Ho parlato con Luca Toni molto della Lazio e del calcio italiano, mi ha detto che è difficile”. Può diventare a breve il più grande attaccante della storia tedesca superando definitivamente Muller, ma Klose non si scompone. “Muller è una leggenda, se farò meglio di lui lo dirà solo il campo”.
Con queste parole umili come è lui sia nella vita che sul campo, si congeda Miroslav Klose e lascia la scena a Djibril Cissè. E’ l’ultimo acquisto in ordine di tempo e quello che ha creato un entusiasmo straripante come da tempo non si vedeva alla Lazio. Centinaia di tifosi tra Fiumicino e la clinica Paideia ad accoglierlo, ad Auronzo è tra i più acclamati. Lotito lo presenta con un sorriso che è tutto un programma: sa di aver fatto il colpaccio il patron laziale, sa che con Cissè ha toccato le corde giuste della tifoseria. Felice anche perchè quella con il Panathinaikos non è stata una trattativa facile, ha vissuto di alti e bassi. “E’ stata una battaglia, con problematiche varie che la società greca proponeva, credevano che noi fossimo una società che non rispetta gli impegni. Poi si sono ricreduti ci hanno chiesto quasi scusa, dicendo che se ci sarà una prossima volta non accadranno più simili disguidi. Devo ringraziare il giocatore per l’ impegno che ha messo nella trattativa e per la volontà, che ha mostrato, di venire alla Lazio: ha telefonato al Panathinaikos di sua spontanea volontà per metterli al corrente che lui voleva solo la Lazio e nessun’altro e ciò denota un forte attaccamento e la voglia di dimostrare il suo valore quì a Roma e in Italia. E’ riuscito a superare due grossi infortuni e ciò dimostra la sua grande personalità – dichiarato un Lotito raggiante-, ha creato grande entusiasmo nei tifosi che sono importanti per raggiungere i traguardi. Vogliamo che i tifosi siano il dodicesimo in campo e attraverso gli acquisti di Klose e Cissè abbiamo risvegliato le loro coscienze“.
Djibril ha ascoltato,avvolto nella tuta biancoceleste, sorrideva alle parole del presidente che intanto il poliglotta Manzini gli riferiva stavolta in francese. Ha aspettato che Lotito finisse e poi ha risposto alle domande: conciso ma estremamente chiaro, concreto come è in campo. “Sono felice di essere in un grande club, in una squadra con tanti grandi giocatori e voglio impegnarmi per fare grande la Lazio. La cresta biancoceleste? potrò farla solo quando avrò fatto qualcosa di concreto per la squadra“. E’ sorpreso e felice per un’accoglienza così calorosa, forse non se l’aspettava neanche lui. Adesso per Cissè vuole ripagarli a suo modo.”E’ sempre difficile cambiare squadra e Paese, sono grato ai tifosi che sono venuti all’aeroporto, è stata una base di partenza importante, adesso devo ripagarli“. A chi gli chiede se la Lazio possa competere per le primissime posizioni Cissè risponde in modo perentorio. “La qualità di questa squadra non ha nulla da invidiare a quella delle altre squadre, si può puntare anche al titolo“.
[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]