Senza Champions, a venire a mancare sarebbe anche l’acquisto in attacco, come Pazzini, relegato ai margini del progetto interista, ammesso che l’arrivo di un nuovo tecnico non cambi ancora le gerarchie davanti, e Destro, più plausibile, di proprietà del Genoa, con il Siena che gode del diritto di riscatto di metà del cartellino, e i grifoni che potrebbero esercitare il controriscatto. Anche in questo caso l’Inter gode di un diritto prelazione “morale”, ma Lotito potrebbe sfruttare i buoni rapporti con Preziosi. Senza Champions, a partire da Formello per fare mercato dovrà essere un pezzo da novanta: Hernanes primo indiziato, ma il numero uno biancoceleste chiede 30 milioni, pretese decisamente elevate, anche visto il finale di stagione sottotono del brasiliano. Non bisogna dimenticare l’incognita-panchina: c’è un accordo con Reja per andare avanti insieme in caso di terzo posto, ma se il goriziano dovesse andar via, allora in pole resta il tandem Zola-Casiraghi, con Zarate più vicino al ritorno, dal momento che Magic Box stravedrebbe per l’argentino.
A quel punto la partenza di Hernanes sarebbe quasi certa: le sirene inglesi lo tentano, Liverpool e Tottenham in prima battuta, e in Italia la Juventus mette sul piatto Krasic, il grande assente di questa stagione. Candreva scalpita per ottenere la riconferma e potrebbe essere assecondato, lasciando Del Nero a Cesena. Stankevicius, Makinwa, Scaloni, Garrido e Zauri dovranno essere piazzati, se non tutti quasi: Konko e Cana sono sotto esame, uno tra Kozak e Alfaro verrà ceduto o dato in prestito.
[Luca Capriotti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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