ROMA – Una rocambolesca eliminazione negli ottavi di finale della Champions League che costa la panchina all’allenatore Stefano Pioli e un campionato chiuso all’ottavo posto, mancando l’ingresso alle competizioni europee per l’annata in corso. La prima parte del 2016 della Lazio é andata così. Cinque mesi deludenti cui ha fatto seguito una crescita costante.
La Lazio in questo campionato
Oggi la squadra biancoceleste é quella che nel confronto dei punti attuali e quelli dopo le prime 18 giornate dello scorso campionato é a +10 ed é anche quella che ha conosciuto il miglioramento più significativo.
La Lazio di Inzaghi chiude il 2016 con il quarto posto in classifica (ex aequo con il Milan che però ha una partita in meno) con 34 punti, 10 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte, 32 gol fatti e 21 subiti. E con l’obiettivo Champions League.
I meriti della Lazio
Merito di tutti, dalla difesa al centrocampo e all’attacco soprattutto. Ma piu di tutti di Simone Inzaghi, bravo a compattare il gruppo, a trattenere giocatori come Felipe Anderson e Keita che volevano lasciare Roma, a sopperire alle ripetute assenze di De Vrij e Biglia e a inserire i nuovi acquistI, a rilanciare Immobile (autore di 9 gol a inizio campionato anche se ora a secco da 7 giornate) dopo due stagioni opache, a fare esprimere alla squadra un ottimo gioco e a cambiare modulo in base al risultato mantenendo però sempre invariato il rendimento.
I difetti della Lazio
Nei primi tempi la Lazio gioca sempre bene, fa pressing sull’avversario, é pericolosa e comanda il gioco. Nella ripresa invece la squadra subisce tante reti perché ogni volta che va in vantaggio cala di tensione e rischia di farsi riprendere e superare, cosi come quando va sotto di un gol spesso non riesce a riprendere in mano le redini della partita.
Aspetti importanti, questi, forse dovuti anche al fatto che la Lazio é una squadra giovane e con poca esperienza. Aspetti sui quali Inzaghi dovrà lavorare parecchio se vorrà puntare al salto di qualità.