Una sfida al sapore d’Europa, tra due squadre in lotta per la parte alta della classifica. Le premesse di Lazio-Fiorentina suggeriscono gol e spettacolo, ma il campo parla di uno scialbo pareggio a reti bianche tra due compagini prive di diverse pedine fondamentali. Biancocelesti più pericolosi sotto il profilo delle occasioni, ma non riescono a trovare la via del gol sprecando un’altra ghiotta chance per imporsi ai piani alti.
FORMAZIONI – La meglio gioventù, la Lazio del futuro. Nonostante le indicazioni del fine settimana, Petkovic si affida agli acquisti estivi, sistemando gli undici in un compatto 4-3-3 in salsa pressing alto e gioco sugli esterni. In difesa non c’è spazio per Dias, è ancora Cana ad affiancare Ciani con Cavanda e Lulic scelte obbligate sugli esterni. Biglia è il vertice basso di una mediana completata da Hernanes e Onazi. Felipe Anderson e Candreva compongono un tridente che vede il giovane Perea come unico riferimento centrale. La Fiorentina risponde con un 3-5-1-1 piuttosto accorto con centrocampo folto e Borja Valero in appoggio al rientrante Rossi, in non perfette condizioni.
PRIMO TEMPO – Lazio più propositiva sin dalle prime battute, in pressing alto e buona gamba. Felipe Anderson si accentra sovente scambiandosi con Perea, il suo compito è il contrasto su Pizarro o chi ne fa le veci in prima battuta e i risultati, nonostante le grandi qualità tecniche dei centrocampisti viola, sono discrete. La Fiorentina per contro manca di peso offensivo, Rossi è reduce da un infortunio e soffre chiuso nella morsa tra i giganti Ciani e Cana, Borja Valero è uno spettacolo per gli occhi ma ha le attitudini del regista e non sempre riesce a gravitare in appoggio a Pepito. E’ proprio lo spagnolo però a creare il primo brivido a Marchetti, il suo inserimento centrale su cross da sinistra di Pasqual difetta dei giusti tempi. L’occasione più limpida del primo tempo capita però sul destro di Perea. Minuto 11′: il colombiano è lesto nel recuperare il possesso in mezzo al campo, ai danni del poco essenziale Pizarro, si invola verso la porta di Neto sfruttando la falcata e dopo aver eluso Savic con una finta ad incrocio esplode il suo destro. Il portiere viola è battuto, ma la palla esce di un metro buono. La Fiorentina prova a prendere in mano il pallino del gioco, ma negli ultimi 20 metri non concretizza. La Lazio per contro spreca diverse ripartenze (squadra sempre troppo stretta nelle transizioni offensive), finchè Hernanes non si mette in proprio ed esplode un siluro da sinistra dopo il consueto doppio passo ad alto tasso alcolico: Neto respinge la conclusione centrale, in seconda battuta Candreva alza di testa. Il Profeta è il più pericoloso dei suoi e prova ad accendere una sfida intrisa di errori grossolani e disattenzioni macroscopiche. Il brasiliano tenta la fortuna con un calcio piazzato dal limite, soluzione sul palo del portiere ma la traiettoria è imperfetta. Buona anche la combinazione a ritmo di samba con Felipe Anderson, ma la conclusione è fuori equilibrio e quindi sbilenca. Nel finale di tempo tanta confusione e poche emozioni, l’intervallo è necessario per riprendere il contatto con il gioco del calcio da entrambe le parti.
SECONDO TEMPO – Si riparte con gli stessi 22 effettivi in campo ma la sinfonia non cambia, anzi riesce persino a risultare più noiosa. La Fiorentina si chiude bene ma in attacco paga assenze importanti, la Lazio usa ed abusa del settore di sinistra: perfetto il cross di Lulic al 51’, Perea si libera del diretto marcatore e stacca in cielo, senza tuttavia inquadrare lo specchio della porta. Il primo cambio della partita è biancoceleste, Felipe Anderson s’è sfiatato alla distanza e Petkovic lo sostituisce con l’eroe di Trebisonda, al secolo Sergio Floccari, che va a piazzarsi largo a sinistra con licenza di offendere. Al 60’ si vede la Fiorentina su tiro da fermo: Rossi calcia da posizione defilata, due compagni mancano la giocata in anticipo sul primo palo e Marchetti respinge con i pugni. La Lazio risponde con Floccari e sono dolori: la punta calabrese si invola a sinistra ed esplode un diagonale insidioso, Neto si distende agilmente deviando in corner. Montella sostituisce Rossi con Vargas, cambio al sapore di resa. I viola sono confusi e sterili, forse la peggior prestazione stagionale. La Lazio prova ad approfittarne con Candreva, dribbling secco e missile dal limite, settore destro. Neto immobile ma la sfera termina sul fondo. Nel finale è forcing biancoceleste con i toscani che alzano la barricata dinanzi all’estremo difensore. Ancora Lazio all’85’: Perea mostra grinta e cuore andando ad evitare con il tacco la rimessa laterale, Hernanes serve Floccari al centro ma la difesa viola chiude in extremis. Nulla da fare, Lazio e Fiorentina si annullano sullo 0-0. Padroni di casa superiori dal punto di vista del gioco ma poco cattivi sotto porta. La classifica parla ancora di un settimo posto, ad una lunghezza di distanza proprio dai viola. L’Europa passa anche e soprattutto da queste vittorie…
[Davide Capogrossi –