Vince la Lazio e tiene il passo dell’Udinese che espugna Bologna. Vince la Lazio e allontana le innumerevoli voci e polemiche delle ultime ore. Tre punti che servono per allungare sulla Roma e prepararsi al derby della settimana prossima. Dopo quattro giorni di malumori, Reja può tirare un sospiro di sollievo e il suo sorriso al fischio di finale è tutto un programma. Il goriziano ha avuto la risposta che si aspettava dai suoi: una prova di carattere, cuore e grinta fino all’ultimo minuto, a dimostrazione che la squadra è con il tecnico. La Fiorentina può recriminare per aver buttato il primo tempo. I viola, nella ripresa, ci hanno provato ma la Lazio si è difesa bene e ora la classifica gigliata piange. Ora c’è il derby, i biancocelesti dovranno verificare le condizioni di Lulic, uscito malconcio dalla sfida. Ma con questa vittoria si può guardare al futuro con un po’ più di serenità.
LE FORMAZIONI – Reja deve fare i conti, ancora, con l’emergenza: tra squalificati e infortunati sono otto gli indisponibili. Il tecnico goriziano opta per il solito 4-2-3-1 con Marchetti in porta, Scaloni a destra, Diakitè e Biava centrali, Garrido sull’out sinistro. Gonzalez arretra accanto a Ledesma a formare la cerniera davanti alla difesa. Lulic torna alto a sinistra con Mauri a destra ed Hernanes al centro alle spalle di Klose. Dall’altra parte l’indimenticato ex Delio Rossi rivoluziona il proprio assetto tattico, mettendo da parte il 3-5-2 e rispolverando l’amato 4-4-2. De Silvestri e Pasqual sono i terzini, con la coppia di centrali composta dall’esperto Natali e dalla promessa Nastasic. In cabina di regia c’è Montolivo, sostenuto al centro da Lazzari e sulle fasce dalla corsa di Behrami e Romulo. In avanti la coppia Ljajic-Jovetic.
PRIMO TEMPO – Nel vortice di polemiche infinite, reduce da tre sconfitte consecutive, tra Europa League e campionato, la Lazio non si presenta certo al meglio alla sfida contro la Fiorentina dell’ex Delio Rossi. Per i biancocelesti sono stati giorni surreali, basti pensare che poco più di 24 ore fa non si sapeva neanche chi sarebbe stato l’allenatore in panchina oggi. I viola, dal canto loro, non arrivano molto meglio al match dell’Olimpico: due sconfitte consecutive e una svolta che non vuole arrivare. La Lazio parte bene, prova a prendere in mano il centrocampo ma la Fiorentina si copre e non concede grandi spazi soprattutto a Mauri ed Hernanes che non riescono ad accendere la luce. I viola provano, raramente, a pungere in contropiede puntando sulla rapidità di Ljajic e Jovetic ma i risultati non sono quelli sperati dai pochi tifosi fiorentini giunti a Roma. Al 30′ Reja deve fare i conti con l’ennesima tegola: Lulic si ferma per un problema muscolare ed è costretto ad uscire lasciando il posto a Candreva, il bosniaco . Ci mette orgoglio e voglia la Lazio e al 35′ ci pensa Hernanes a trovare il varco giusto nel muro gigliato: il Profeta galleggia al limite dell’area e con un tocco delizioso mette Klose a tu per tu con Boruc, il Panzer guarda negli occhi il portiere polacco e dopo averlo dribblato deposita in rete il vantaggio laziale. Il gol galvanizza la Lazio che va vicina al raddoppio con Garrido che sfrutta un cross di Klose e di sinistro dal limite coglie la traversa. E’ l’ultima emozione di un primo tempo a due facce: Lazio volenterosa ma poco ficcante nei primi 30′, poi concreta e frizzante nell’ultimo quarto d’ora.
SECONDO TEMPO – Delio Rossi corre subito ai ripari: escono un impalpabile Ljajic e Romulo, al loro posto Salifu e Cerci. Cambia anche Reja che toglie un buon Garrido per inserire Zauri. La Fiorentina parte in quarta e costringe la Lazio sulla difensiva. Cerci porta nuova linfa all’attacco viola e al 10′ è proprio l’ex romanista al centro di un giallo: Montolivo batte un angolo, Nastasic svette a centro area (tocca anche Biava) ma Marchetti è prodigioso, sul tap-in Cerci è in fuorigioco e la rete viene annullata. La squadra di Rossi è trasformata rispetto al primo tempo grazie ai cambi apportati dal tecnico riminese e favorita da una Lazio più remissiva, che paga le fatiche infrasettimanali. Al 15′ ci prova Klose con un destro dai 20 metri, la conclusione del tedesco finisce alta.
È l’unico sussulto della Lazio nei primi venti minuti della ripresa. I biancocelesti si limitano a difendere e Reja si sbraccia per chiedere ai suoi di alzare il ritmo. Chi proprio non riesce a far breccia nei cuori dei tifosi è Candreva: l’ex Cesena appare remissivo, timoroso e l’Olimpico non lesina fischi e mugugni. La partita è noiosa, sono pochi gli spunti da una parte e dall’altra. Al 30′ Reja toglie Klose, visibilmente stanco, ed inserisce Kozak. La Fiorentina risponde con Vargas per Behrami, fischiatissimo dai tifosi laziali. La gara scorre via lenta, i viola provano a riprendere il risultato ma l’unico sussulto è un destro di Lazzari dai 25 metri che Marchetti para senza problemi. Nel finale è Gonzalez uno dei più attivi, l’uruguaiano copre e si propone cercando di arginare anche Vargas a sinistra. I minuti di recupero sono vissuti in apnea perchè la Fiorentina prova l’assalto conclusivo ma è la Lazio a sfiorare il raddoppio ad un soffio dal gong quando Candreva trova Kozak a centro area, la conlusione del ceco è, però, murata da Pasqual quasi sulla linea di porta.
[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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