Diversamente sorprese. Petkovic e Montella hanno attirato l’interesse di Prandelli, come riporta il Corriere dello Sport. La Lazio ha 6 punti in più dei viola, che ha sprecato 4 punti per colpa sua, vedi Parma, e per colpa dell’arbitro Guida, contro il Chievo. La Lazio può recriminare, e molto, per i punti buttati contro il Genoa del neoesonerato De Canio. Se la Lazio può candidarsi, insieme a Inter e Napoli, a sfidare la Juve, la Fiorentina l’ha messa alle corde sul piano del gioco, unica da molti mesi.
DIFFERENZE – La freddezza e la precisione sono tutto nel calcio. La Fiorentina ha tirato in porta 130 volte, la Lazio si è fermata a 117. Piccolo neo viola: solo 37 volte presa la porta, che vuol dire un tiro ogni 3 e mezzo. La Lazio 45 volte, una volta ogni 2 e mezzo. La Lazio ha il secondo attacco del campionato, 15 reti, la Fiorentina ha segnato 8 volte, e paga l’assenza del bomber: ai biancocelesti bastano 8 tiri per segnare, ai viola poco meno del doppio, 15 tiri. Cinismo sottoporta pochino per gli uomini di Montella, che creano molto e segnano poco. La Lazio è cinica. Crea quel che basta per buttarla dentro.
POSSESSO PALLA E PASSAGGI – La gestione del pallone è importante per ambedue le squadre, e identico risulta il dato del possesso palla: 27’22” per i biancocelesti, 27’20” per i viola. La supremazia territoriale vede il drastico dominio dei toscani: 14’24” di possesso totale nella metà campo avversaria, meglio ha fatto solo la Roma, 17’12”. La Lazio in questa speciale classifica soggiorna al 14° posto, 9’05”: una squadra letale, che fa della rapidità di manovra e di esecuzione il suo credo. Non c’è bisogno di lunghi soggiorni nella metà campo avversaria, magari fino a scoprirsi, basta andare a colpire velocemente, senza lasciare scampo. I viola tengono il pallone tra i piedi, aiutati dal doppio regista: Borja Valero e Pizarro hanno giocato 648 palloni, solo la Roma ha fatto meglio, 790 palloni. Prima della Lazio ci sono quindici squadre, ha giocato “appena” 495 palloni: i biancocelesti fanno dell’incisività e della rapidità il proprio mantra, ai viola piace il pallone tra i piedi, il tocco di palla in più, anche a costo di rallentare l’azione, anche a costo che diventi di troppo. Certo lo spettacolo ne giova: 70,7 di passaggi riusciti per gli uomini di Montella. Ma il risultato fino ad ora ha premiato la Lazio.
[Luca Capriotti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]