Mai sosta fu più salutare. La batosta rimediata sabato sera contro la Juventus, riedizione puntuale della Supercoppa Italiana, ha messo a nudo tutti quelli che sono i difetti strutturali della compagine allenata da Petkovic, inizialmente celati dall’illusoria, seppur sofferta vittoria contro l’Udinese. Come evidenziato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport molte sono le contraddizioni tattiche e i problemi da risolvere dal tecnico di Sarajevo chiamato agli straordinari in questa settimana di sosta nel tentativo di risolvere questo cubo di Rubik. Innanzitutto il modulo. Dopo un anno all’insegna del 4-1-4-1 con il quale la squadra aveva trovato un equilibrio, l’arrivo di Biglia e la squalifica di Mauri hanno portato l’ex allenatore del Sion ha virare su altri sistemi di gioco. Prima ha puntato sul 4-2-3-1, immediatamente accantonato dopo il fallimento della convivenza dei due metronomi argentini Biglia e Ledesma, i cui limiti dinamici sono stati messi in evidenza dalla macchina da guerra bianconera; poi la vittoria contro l’Udinese con la novità dell’avanzamento di Candreva dietro Klose e la sostituzione di Ledesma con il più muscolare Gonzalez aveva fatto credere di aver risolto ogni problema prima di ricadere malamente allo Juventus Stadium.
Un altro problema è la difesa. L’iniziale accantonamento di Ledesma che lo scorso anno faceva da schermo fino a diventare il terzo centrale in determinate occasioni di gioco da una parte, e lo stato di forma precario dei centrali, tutti lenti con un fisico importante di conseguenza ancora non entrati in condizione, hanno svelato tutti i limiti del reparto arretrato. Del resto nove gol in tre partite è molto più che un semplice campanello d’allarme. Se dietro la difesa balla, di certo l’attacco non brilla. La media di un gol a partita è tutt’altro che esaltante, con la Lazio che fa fatica a creare occasioni da gol e Klose che predica nel deserto abbandonato a se stesso. La perdita di Mauri in grado di impensierire le difese avversarie con le sue infilate e i suoi inserimenti si fa sentire e sembra quantomai necessario affiancare una punta a Klose. Altra questione è il calciomercato. La Lazio ha operato in zone in cui già era coperta senza risolvere le lacune evidenziate già lo scorso anno in cui si era palesata la necessità di un attaccante, un difensore centrale e un terzino, ruoli in parte non ancora coperti o fatto in modo approssimativo. Gli acquisti più onerosi Biglia e Felipe Anderson, doppioni se non terza alternativa addirittura di giocatori già presenti in organico evidenzia le discutibili scelte societarie di mercato. Insomma il campionato è appena iniziato ma per Petkovic è già tempo di straordinari.
[Andrea Francesca – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]