FORMELLO – Più che una vigilia di campionato sembra un pretesto per accelerare il processo di rimozione. Voltare pagina, dimenticare il derby con la Roma è l’imperativo che aleggia in casa Lazio. Le immagini beffarde della stracittadina persa scorrono ancora nitide nella mente dei calciatori, ma il calendario è alleato e soccorre Reja nel momento più delicato della stagione. Tra poco più di 24 ore a Cesena la squadra biancoceleste avrà l’occasione di riscattarsi, ma soprattutto di dimostrare agli scettici la tempra tipica delle grandi compagini.
Dopo aver superato esami di maturità e banchi di prova, ora la Lazio è chiamata a superare il primo vero crocevia. Questa volta non sono le qualità dell’avversario (comunque non da snobbare) a tenere in bilico le aspettative, ma la capacità di reazione dei capitolini, giunti dinanzi alla prima vera delusione del campionato. L’atteggiamento remissivo nella prima frazione di gioco nel derby è stato solo un episodio sul quale lavorare o è il segno di una maturità non ancora centrata? Un quesito che cercherà riscontri domani sera al “Manuzzi”, dove Reja cambierà momentaneamente volto alla Lazio in vista dell’impegno di domenica con il Napoli.
TURNOVER VERO, NOVITA’ CAVANDA – Rispetto alle scelte anti-Roma, verrà rispolverato il 4-2-3-1, ma soprattutto verranno tenuti a riposo alcuni big. Sarà più di un turnover ragionato, sarà l’occasione per tornare ad alternare buona parte delle forze a disposizione e per responsabilizzare alcuni di coloro che meno sono scesi in campo nelle ultime settimane. Se il rientro al centro della difesa di Biava al posto di Stendardo (non convocato per Cesena, ndr) era stato ampiamente previsto, non si può dire lo stesso per l’”accantonamento” di Lichtsteiner. Il terzino elvetico sta meglio, il fastidio al polso dovuto all’impatto con il pallone del primo rigore giallorosso non ha portato conseguenze di rilievo, ma sulla testa dello svizzero pende il pericolo squalifica.
Con l’ammonizione di domenica è entrato in diffida e allora Reja ha colto l’occasione per lasciarlo a Roma e per rilanciare dal primo minuto Luis Pedro Cavanda. Il giovane terzino belga-angolano è stata la sorpresa dell’allenamento odierno, in cui è stato testato nel possibile undici dei titolari in un quartetto difensivo che comprendeva anche Biava, Dias e Stefan Radu. Da Ronaldinho a Giaccherini, cambia la statura del calciatore da marcare, ma fondamentalmente non le caratteristiche da funambolo, che alla vigilia della gara contro il Milan spinsero Reja a preferire la sua maggiore propensione alla marcatura rispetto alle sgroppate di Lichtsteiner.
MATU PER BROCCHI – Fasce più bloccate e doppio mediano a protezione della retroguardia. Malgrado gli impegni ravvicinati sarà confermata la sostanza di Ledesma. A lasciare il posto a Matuzalem sarà Cristian Brocchi, che dopo tanto correre avrà l’occasione di tirare il fiato. L’ex mediano rossonero potrebbe addirittura andare in tribuna (è nella lista dei 19 convocati, ma Reja sta pensando di lasciar fuori anche lui). Al fianco dell’argentino, dunque, tornerà la qualità e la personalità del playmaker brasiliano, che ha giocato l’ultima partita da titolare in campionato un mese e mezzo fa a Verona contro il Chievo. In quell’occasione si era mosso da unico perno centrale del 4-3-1-2, costrinse in panchina Ledesma. Domani la coppia sudamericana sarà nuovamente riunita: non accadeva dal 19 settembre quando con il loro lavoro di “taglia e cuci” mandarono a vuoto il centrocampo della Fiorentina. Un unico precedente ma che lascia ben sperare.
HERNANES A RIPOSO, DENTRO FOGGIA – Qualità e quantità alle spalle di un terzetto di trequartisti che per una volta non vedrà protagonista Hernanes. A Cesena, il Profeta non potrà provare ancora la delusione della sostituzione (fino ad ora sei consecutive), questa volta mister Reja gli ha concesso un turno di riposo, lasciandolo, per la prima volta fuori dalla lista dei convocati. Al suo posto, questa mattina Zio Edy ha provato Pasquale Foggia che, dopo il buono scorcio di derby, avrà la possibilità di collezionare la sua seconda presenza da titolare. Non lo farà partendo dalla posizione del brasiliano, come era avvenuto in Coppa Italia con il Portogruaro, ma partendo dalla fascia. Il partenopeo a destra e Zàrate a sinistra avranno il compito di spingere, tenere bassi i terzini bianconeri e di aiutare la zona mediana in fase di non possesso. Il trequartista centrale questa volta sarà Stefano Mauri, che dovrà vestire i panni del rifinitore, senza dimenticare i consueti inserimenti dalla distanza.
Dopo le prove tattiche di inizio allenamento, oggi il centrocampista brianzolo ha lasciato anzitempo il campo, consegnando a Bresciano le medesime mansioni. Non dovrebbe trattarsi di nulla di grave. “Mauri o Bresciano? Deciderò domani, a seconda di chi starà meglio”, ha detto Reja in conferenza stampa, lasciando aperto un piccolo spiraglio per l’italo-australiano. Ad ogni modo, al momento, il brianzolo è nettamente favorito. Il rientro dal primo minuto di Zàrate, significa nona panchina per capitan Rocchi, al quale verrà preferito l’intoccabile Floccari. L’attaccante calabrese non conosce turnover, è considerato l’unico vero tassello insostituibile del reparto offensivo. Cavanda, Biava, Matuzalem, Foggia e Zàrate, cinque volti “diversi” per archiviare definitivamente il derby.
PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1): MUSLERA, CAVANDA, BIAVA, DIAS, RADU; LEDESMA, MATUZALEM; FOGGIA, MAURI, ZARATE; FLOCCARI. PANCHINA: BERNI, DIAKITE’, GARRIDO, GONZALEZ, BRESCIANO, ROCCHI, KOZAK.
CONVOCATI – Al termine dell’allenamento odierno il tecnico biancoceleste Edy Reja ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida contro il Cesena. Out, oltre ad Hernanes e Lichtsteiner, anche Stendardo, ancora non al meglio dopo la botta al torace rimediata nel derby.
PORTIERI: Muslera, Berni.
DIFENSORI: Dias, Garrido, Diakitè, Radu, Biava, Cavanda.
CENTROCAMPISTI: Mauri, Brocchi, Gonzalez, Matuzalem, Ledesma, Bresciano.
ATTACCANTI: Rocchi, Floccari, Zarate, Kozak, Foggia.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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