Le parole dell’allenatore della Lazio nel corso di un’intervista rilasciata all’edizione odierna del Corriere dello Sport.
ROMA – Simone Inzaghi, allenatore della Lazio, ha rilasciato un’interessante intervista all’edizione odierna del Corriere dello Sport. Queste le sue parole a cominciare dall’eventuale ripartenza: “Ripartire è difficile, come fare un altro ritiro, giocheremo una volta ogni tre giorni. Se il campionato non si fosse fermato, avremmo giocato una partita a settimana. Cambierà tutto. Adesso ci stiamo allenando a gruppi ben distanti e definiti, stiamo cercando di aumentare leggermente i carichi di lavoro per farci trovare pronti quando avremo il via libera per gli allenamenti di gruppo. Con le partite ravvicinate, bisognerà evitare gli infortuni e il recupero diventerà più faticoso. Sarà dura, lo sappiamo”. Sulla grandissima stagione della Lazio: “Quello che stavamo facendo è qualcosa di straordinario e si era creata un’alchimia fantastica anche con i tifosi, poi purtroppo tutto si è fermato”.
E infine: “E’ stato un periodo difficile. Già essere tornati a fare quello che più ci piace e potersi vedere in campo, è stato importante. Ci vuole ancora pazienza ma credo che si possa tornare alla normalità. Il sogno dopo questo stop? Lo sanno tutti ma non voglio dire niente, come il 14 maggio del 2000 prima di scendere in campo. Ripetersi da allenatore? Sarebbe il punto più alto di un cammino iniziato quattro anni fa, sarei orgoglioso di portare questa Lazio al vertice. Sulla carta la Juve era largamente favorita. Male che fosse andata, ci sarebbe stato l’aggancio e poi lo spareggio. Per vincerlo direttamente erano rimaste poche speranze. Ho rivisto poco tempo fa le immagini mentre stavamo festeggiando al’’interno dello spogliatoio”.