Klose fermo, stagione finita o quasi. Miro salta Napoli, Torino e Livorno. Spera di rientrare per le sfide contro Verona (difficile) Inter e Bologna. Una tegola per Reja che, proprio qualche giorno fa, aveva confessato di sperare in un Panzer al 100% per dare l’assalto alla zona Europa League. Niente da fare. Klose si è dovuto arrendere a un problema al bicipite femorale, ennesimo incidente di una stagione maledetta. A settembre un infortunio al piede lo aveva costretto all’intervento e a uno stop di un mese, poi la lussazione alla spalla e altre tre settimane ai box. Sei partite saltate prima di Natale, altre quattro dopo la sosta invernale. Nella mente resta lo stop (contusione) contro la Fiorentina del 2 marzo, salvo poi essere in campo dal 1′ il mercoledì successivo con la maglia della nazionale. Una serie di infortuni – sommati a quelli delle passate stagioni – che invitano a riflettere. La Lazio ha proposto il rinnovo di contratto al tedesco che, però, ha preso tempo. Le offerte da Usa e Germania sono tante. Miro vorrebbe continuare a giocare ad alti livelli, ma le proposte provenienti dalla MLS sono ricche e allettanti e si è preso tempo per pensare. L’offerta di Lotito non lo soddisfa in pieno, Klose non vuole che l’attuale ingaggio (2,1 milioni più bonus) venga ritoccato troppo verso il basso e pretende garanzie tecniche. Si vedrà. Ma a Reja interessa il presente e l’oggi si chiama Napoli. La scalata è ripida, ma la Lazio sta dando fondo a ogni energia, di fronte ha la tappa più ardua del rush finale perché al “San Paolo” passare indenni non è semplice e la squadra di Benitez avrà il dente avvelenato dopo il ko di Parma. Reja studia le mosse, fare risultato contro gli azzurri sarebbe fondamentale per classifica e morale. In avanti ci sarà spazio per Candreva e Keita, sarà confermato anche Postiga.
Helder ha voglia di riscatto, è sbarcato a Roma il 30 gennaio, nel giorno della contestazione, con Formello assediata da una folla inferocita per la cessione di Hernanes e l’ennesimo mercato deludente. Il centravanti portoghese è arrivato e si è fermato: un mese e mezzo ai box per colpa di un problema al polpaccio ingigantitosi con il passare dei giorni. Postiga ha sofferto in silenzio, la paura di farsi sfuggire l’opportunità italiana e il treno per i Mondiali è stata tanta. Il classe ’82 ha lavorato con dedizione, ha seguito il protocollo riabilitativo ed è tornato. Pochi minuti con il Genoa, un’altra manciata con il Parma, l’esordio da titolare contro la Sampdoria. É rimasto in campo un’ora, ha lavorato per la squadra, ha inciso poco, deve ritrovare la condizione migliore. Reja lo considera un giocatore di livello, ha avallato il suo acquisto, prima dell’arrivo ne parlò come di un attaccante di “caratura internazionale, completo e in grado di dare una mano alla Lazio“. In settimana lo sprona, lavora per fargli ritrovare la brillantezza di un tempo.
Postiga sogna il primo gol con in biancoceleste, sarebbe un messaggio anche a Paulo Bento (ct del Portogallo) in ottica Brasile. Helder vuole conquistarsi il Mondiale e il posto da centravanti accanto a Ronaldo e Nani, non è ancora sicuro del posto, in nazionale ha segnato 27 gol in 66 presenze, è un punto di riferimento della selezione lusitana, ma tra due mesi servirà gente pronta e rodata. Postiga lo sa, Napoli può essere la prima tappa del suo rilancio. Con il Valencia era partito bene, aveva realizzato una doppietta da sogno contro il Barcellona, poi la crisi della squadra lo aveva coinvolto ed era finito in panchina. É arrivato a Roma in prestito con diritto di riscatto (poco meno di 3 milioni), al momento le chance che tale diritto venga esercitato sono basse. Helder sa pure questo, ha lasciato la famiglia a Valencia, nei giorni liberi vola in Spagna per andare a trovare la moglie e i figli. Se la Lazio dovesse riscattarlo, allora la famiglia Postiga farà i bagagli e sbarcherà a Roma. Per ora ha collezionato solo 84′, contro Napoli, Torino e Livorno avrà la possibilità di conquistarsi la fiducia di società e ambiente. Non ha mai segnato in Italia, lo ha fatto in Inghilterra, Spagna, Portogallo, Francia e Grecia, vuole aggiungere il Bel Paese alla sua collezione. Ai tempi del Porto era considerato un gioielloe, si è consacrato con Mourinho, poi non è riuscito a ripetersi con costanza. La Lazio ora gli chiede gol ed esperienza per tornare a respirare profumo d’Europa.
[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]