Lazio: le riflessioni di Petkovic

Aveva puntato il dito contro la preparazione, rea di appesantire le gambe e di impedire fluidità di gioco e pressing alto. Dopo il Getafe, come riporta il Corriere dello Sport, Petkovic ha zoomato sulle motivazioni, ha parlato di giocatori seduti, il suo 4-2-3-1 manca di profondità e velocità, appoggio all’unica punta e imprevedibilità. Si viaggia con un motore diesel, i ragazzi faticano a convertire in atteggiamento sul campo la Petkovisione d’insieme. Si interroga Petkovic, oggi doppia seduta tecnico-tattica, cercherà di testare (forse già contro il Malmoe) varianti al 4-2-3-1, forse addirittura l’originario 4-3-3: alla squadra chiede convinzione e abnegazione, non ha più visto la stessa mentalità di Smirne, dove forse la paura di un pesante rovescio ha spinto la squadra a dare il massimo.

C’è un discorso di motivazioni, e c’è da riflettere su quali siano le caratteristiche dei centrocampisti biancocelesti, e se siano adatti alla Petkovisione. Il dinamismo è una lingua che forse Cana, Ledesma ed Hernanes non parlano molto bene. Parla, allenati, scegli, la moderna versione di Mangia Prega Ama in stile Petkovic: già da giovedì pretende miglioramenti, la mentalità non viene costruita in un giorno, ma il 23 si comincia a fare sul serio a Maribor contro il Mura 05. E devono arrivare i gol, perchè l’estate è agli sgoccioli, e in Serie A quest’anno non scherza nessuno.

[Luca Capriotti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]

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