Lazio: l’identikit di Djordjevic

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logo-lazioPrimo colpo di mercato a giugno per i biancocelesti

ROMA – É arrivata l’ufficialità, era nell’aria, la modalità dell’annuncio però ha sorpreso tutti. Filip Djordjevic è il nuovo attaccante della Lazio, lo rivela lui stesso al mondo intero. Videomessaggio per le strade di Nantes, camicia di jeans e capello alla moda: “Ciao ragazzi, sarò un giocatore della Lazio nella prossima stagione. Sono molto contento di entrare a far parte di un club così importante. Spero che vivremo insieme dei grandissimi momenti”, le prime parole inviate ai canali tv, radio e youtube ufficiali.

Il suo contratto con il Nantes scadrà il 30 giugno, arriverà a costo zero, ha firmato un quadriennale da 1,3 milioni di euro a salire. Un vero e proprio affare. Lotito e Tare hanno giocato d’anticipo, l’accordo con il calciatore era stato trovato a inizio febbraio, quando era appena sfumato l’ultimo tentativo di disturbo da parte dell’Inter. Corteggiamento rifiutato dal serbo, che nella testa aveva già sposato la Lazio. E che dal primo luglio inizierà l’avventura nel calcio italiano. Niente nerazzurro, solo biancoceleste.

IDENTIKIT – Classe ’87, ventisette candeline da spegnere nella Capitale il 28 settembre prossimo. 186 centimetri per 85 chili, fisico da ariete con tecnica individuale da seconda punta. Sinistro educatissimo e colpo di testa, abilissimo anche nel far salire la squadra, nel proteggere il pallone e permettere ai compagni di respirare. Djordjevic cresce nelle giovanili della Stella Rossa di Belgrado, con cui debutta nel 2005, e approda al Nantes (dopo un prestito al Rad Belgrado, 13 gol) nel gennaio del 2008. I canarini giocano in Ligue 2 (la seconda divisione francese), il serbo mette a segno 7 reti in 18 partite e la promozione è immediata. Nella massima serie, però, Djordjevic stenta ad imporsi, è ancora troppo acerbo, e il Nantes retrocede subito. Il nuovo salto in alto avviene nella stagione scorsa, quando l’attaccante, ormai maturato, trascina il club della Loira con 20 gol in 34 presenze. Rendimento mantenuto anche nel campionato attuale: 10 realizzazioni in 26 partite, a cui vanno aggiunte le 2 marcature (una ogni 69 minuti) in sole 3 apparizioni con la maglia della Nazionale maggiore.

NON BASTA – La società si rimbocca le maniche, Djordjevic è soltanto il primo tassello del nuovo puzzle. Troppi pezzi, nelle ultime sessioni di mercato, sono stati comprati e sistemati alla rinfusa. In una recente intervista il presidente Lotito ha dichiarato di aver pronta una lista d’acquisti, era ora, la squadra necessita di rinforzi. Servono nomi di livello in ogni settore del campo. Troppi punti interrogativi, soprattutto in attacco: Keita e Perea i giovani da cui ripartire, verrà promosso in prima squadra il baby Tounkara, impensabile puntare tutto su di loro. Postiga ha evidenziato problemi fisici, non verrà riscattato e tornerà al Valencia, mentre Klose deciderà soltanto dopo il Mondiale in Brasile se continuare o meno la sua storia con la Lazio.

Ma il tedesco, anche in caso di prolungamento di contratto, non rappresenta più una garanzia. É per questo che l’acquisto di Djordjevic, seppur intelligente, non può bastare e c’è bisogno di un’altra punta importante. Una da 15-20 gol, che il neoacquisto non può di certo assicurare (i 10 gol attuali in Ligue 1 rappresentano il miglior bottino in carriera).  La società sonda il mercato, resta caldo l’asse con la Juventus: l’interesse per Giovinco e Quagliarella non è mai scemato, in estate si riproverà a intavolare una trattativa con la Vecchia Signora per portare a casa uno dei due attaccanti. Perché dopo tante parole, è arrivato il momento di passare ai fatti. Per cercare di ricucire i rapporti con una tifoseria ormai in aperta contestazione. Sempre che non sia troppo tardi.

[Carlo Roscito – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]