Una partita senza di lui, ma la sua assenza fa rumore. Ha vinto la Lazio con il Chievo, anche senza Hernanes. Ma quando il Profeta non c’è, te ne accorgi. Progressioni mortifere palla al piede, slalom tra selve di gambe avversarie, stoccate in porta col mirino. Il futbol bailado del numero 8 è spettacolo per gli occhi. Qualche volta si dimentica di essere Hernanes, come nel doppio confronto con la Juventus. Tanto che nell’ultima gara a Torino ha rimediato un’espulsione evitabilissima. Ma la pausa forzata gli è servita per ricaricare le pile, per ingoiare la pillola dell’autoconvincimento e ripresentarsi in campo da Profeta.
LEGIA E ROMA – Europa e derby, le papille gustative del nazionale verdeoro vanno in sollucchero. Petkovic non dovrebbe risparmiarlo domani contro il Legia Varsavia, anche se il turnover è sempre dietro l’angolo. Hernanes è già stato fermo un turno, questo fa propendere per un suo impeigo. In campo internazionale cerca il riscatto: come riporta il Corriere dello Sport, finora solo tre gol in 23 partite. Poco per uno che, in campionato, ha una media gol da fare invidia a una seconda punta. La Lazio vuole migliorare i quarti di finale dello scorso anno, una missione meno complicata se la sua punta di diamante riuscirà a prendere per mano la squadra. Fare bene in coppa, poi, significherebbe presentarsi al top nel derby. Come sottolinea il Messaggero, Hernanes sente la stracittadina, la vive con un’animosità particolare. Nell’ultimo derby di campionato, quello dell’1-1 dell’8 aprile, fece tutto lui: gol pazzesco sotto l’incrocio, rigore calciato fuori, penalty concesso ai giallorossi. Anche domenica vuole essere protagonista, ma in un senso solo, quello della Lazio.
RINNOVO – A senso unico la società biancoceleste vorrebbe finisse anche la questione contrattuale, la direzione sperata è quella del rinnovo. Sempre secondo quanto riportato dal Messaggero, Lotito ha chiesto all’agente Joseph Lee un incontro ufficiale entro dicembre. L’obiettivo è arrivare al prolugamento dell’accordo – che scade a giugno 2015 – entro Natale. Un regalo che la Lazio vorrebbe fare a se stessa. Il punto d’incontro è ancora da trovare, ma il manager non sarebbe insensibile alle proposte della dirigenza. Hernanes non chiede la luna: se lo stipendio fisso passasse dagli attuali 1,7 milioni di euro annui ad almeno due, la stretta di mano non sarebbe utopia. Il Profeta chiede soprattutto una squadra competitiva, che gli consenta di vincere e togliersi soddisfazioni. Quelle di cui andrà a caccia già contro Legia e Roma.
[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]