LIVORNO – Lazio e Livorno si sono incontrate in campionato all’Olimpico 21 volte. Il bilancio è a favore dei biancocelesti che hanno vinto 18 volte contro 3 successi degli amaranto. In 83 anni di storia, finora non c’è mai stato un pareggio. Superiorità laziale anche nel computo delle reti realizzate-subite con 50 reti a 15 per la Lazio. Il 15 giugno 1930, in serie A, si giocava il primo incontro all’Ardenza. Il Livorno rifilò quattro reti alla Lazio. Le reti labroniche furono di Palandri (doppietta), Magnozzi e Corsetti. L’ultimo precedente tra le due squadre, nel campionato 2009/10: è anche l’ultima vittoria della Lazio contro il Livorno quando una doppietta di Floccari, Rocchi e Kolarov su rigore stesero per 4-1 gli amaranto. Tre sole volte (in 21 partite) il Livorno a trionfato all’Olimpico: l’ultima vittoria risale al 10 marzo 1968 quando gli amaranto portarono via l’intera posta con un colpo di testa di Santon. Sono passati ben 45 anni e quel giorno è successo di tutto. A Roma, si giocava al campo Flaminio, giunsero 7.000 livornesi con quattro treni speciali oltre a tanti altri mezzi. I laziali della Curva Nord tentarono per tre volte di invadere il campo. Durante la gara vennero lanciati in campo diversi oggetti in particolare numerosi ombrelli (aveva piovuto tutta la mattinata).
La partita iniziò con un clima molto surriscaldato. Al 4′ Adorni, della Lazio, portò in vantaggio i romani ma l’arbitro Barbaresco annulla. Al 16′ il direttore di gara concede un rigore ai padroni di casa per un fallo di mano di Caleffi. Batte dagli undici metri l’attaccante Fortunato ma Bellinelli respinge la minaccia. L’episodio aumenta il nervosismo nelle file dei biancocelesti e a farne le spese è il centrocampista Dolso che viene espulso. Alla fine del primo tempo viene annulata nuovamente una rete del centravanti Morrone. L’arbitro fischia la fine del primo tempo e in campo vola di tutto. Alla ripresa del gioco è il Livorno a passare in vantaggio al 54′: fallo di Zanetti su Nastasio. La punizione viene battuta da Caleffi che scodella la palla in mezzo all’area dove arriva in tuffo Santon che gonfia la rete…e ovviamente la rabbia dei tifosi laziali. A quel punto esplode l’entusiasmo dei tifosi livornesi mentre i laziali continuano a lanciare sul campo di gioco oggetti come ombrelli, bottigliette, agrumi e monete.
Intanto dalla curva si tenta l’ennesima invasione. All’80’ scoppia anche una rissa tra i calciatori e l’arbitro espelle il terzino laziale Adorni. La partita prosegue ma il clima rimane elettrico e la situazione ambientale non cambia anzi peggiora. La partita si chiude con la vittoria del Livorno mentre nel rettangolo verde succede di tutto tra lanci di oggetti e tentate invasioni. Quindi il 13 marzo 1968 il Giudice sportivo assegnerà la vittoria a tavolino del Livorno, 0 a 2, e il campo della Lazio subirà una squalifica di tre gare. Il Livorno scese in campo con la seguente formazione: Bellinelli, Vergassola, Calvani, Depetrini, Caleffi, Azzali, Gualtieri, Lombardo, Santon, Garzelli, Nastasio. Allenatore: Remondini.
[Carlo Pannocchia – Fonte: www.amaranta.it]