Lazio-Mura05 3-1: monologo biancoceleste, Kozak mattatore della serata

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La qualificazione già archiviata all’andata, ma la voglia di confermare quanto di buono fatto vedere con l’Atalanta e dare continuità ai risultati positivi. Petkovic chiede ai suoi la prestazione, vuole regalare al pubblico accorso all’Olimpico gol e spettacolo. La Lazio lo ripaga, perché la partita è un monologo biancoceleste, interrotto solo all’88’ dal gol di Travner. Kozak è il mattatore di serata, la sua doppietta scaccia anche le voci che -nelle ultime ore- volevano su di lui nuovi interessamenti di varie squadre. Quella dell’Olimpico, però, è soprattutto la serata di Zarate. L’argentino torna titolare, in gare ufficiali, dopo un anno e realizza il gol del raddoppio.  Voglioso e volitivo, Maurito è parte integrante della nuova Lazio. I biancocelesti vincono e convincono, conquistano la fase a gironi e si apprestano a vivere un venerdì intenso. Tra mercato e sorteggi.

PRIMO TEMPO – La prima di Petkovic all’Olimpico in partite ufficiali, è anche la prima di Zarate -dal 1′- dopo un anno di assenza. La qualificazione in tasca e un orecchio al mercato, la Lazio vive la gara contro il Mura come una tappa di avvicinamento a quella che sarà la ben più importante sfida di domenica contro il Palermo. Petkovic, però, limita il turnover e torna ad affidarsi al 4-4-2. Bizzarri è in porta, con Biava e Dias centrali e Scaloni-Cavanda coppia di esterni. Onazi ed Hernanes formano la cerniera in mezzo al campo, Gonzalez e Lulic esterni. Kozak è la boa intorno alla quale si muove Mauro Zarate. Il Mura risponde con un 4-4-2 speculare a quello biancoceleste. In avanti spazio a Fajic e Bohar con Eterovic pronto a inserirsi. La Lazio parte con discreta voglia di costruire gioco e attaccare l’avversario, con il 4-4-2 pronto a trasformarsi in un 4-3-3 nel quale Lulic e Zarate fungono da esterni offensivi e Kozak da centravanti puro.

Onazi è equlibratore prezioso in mezzo al campo. Il nigeriano ci mette corsa e anche una discreta qualità, conferma le impressioni positive e si candida a un ruolo di primo piano in questa Lazio. I biancocelesti sono propositivi, ma anche un po’ confusionari quando c’è da concludere l’azione d’attacco e allora le occasioni latitano. Il primo squillo lo suona Zarate con una punizione dai 25 metri sulla qualle Dragovic è superbo. Mauro è pimpante, gli errori sono dettati dalla voglia di far bene e proprio da una sua iniziativa nasce il vantaggio laziale. Il numero 10 tenta di servire Kozak con un passaggio in profondità, la palla viene sporcata, ma arriva lo stesso sui piedi del ceco che -dal limite dell’area- spara un bolide che si va a insaccare sotto la traversa. Il gol, però, sveglia il Mura che al 33′, però, con Fajic non approfitta della dormita della difesa laziale. Bravo Bizzarri. Il pericolo non spaventa la Lazio che torna a macinare gioco e al 41′ trova finalmente l’acuto di Zarate che, con un bel diagonale, insacca il 2-0. Il raddoppio taglia le gambe al Mura e Dragovic si deve superare per negare il gol prima a Hernanes e poi a Scaloni.

SECONDO TEMPO – La ripresa parte con un cambio tra le fila slovene. Bogatinov toglie un impalpabile Bohar e inserisce Buzeti. La Lazio ricomincia da dove aveva finito e Zarate sfiora subito doppietta e 3-0. Petkovic invita ai suoi a non mollare la presa e Kozak lo accontenta subito. Libor si fionda su una palla vagante, punta la porta e batte Dragovic con un diagonale preciso. Il tris biancoceleste spegne ogni velleità degl sloveni, che si limitano a difendersi senza mai cercare la sortita offensiva. Zarate spreca un’occasione in contropiede, ma per lui ci sono solo applausi sia dal pubblico che dai compagni. Petkovic concede la passerella a Gonzalez e inserisce Rozzi, Lulic scala in mediana. La Nord intona il nome del giovane numero 25 e per il classe ’94 sono brividi veri. E’ una festa quella biancoceleste, Onazi sfodera una prestazione da applausi e c’è spazio anche per Candreva al posto di Lulic. La Lazio amministra il gioco, toglie il piede dall’acceleratore.

Ci pensa una progressione inarrestabile di Rozzi a infiammare l’Olimpico. Chi si non ci pensa proprio a risparmiarsi è Eddy Onazi che, al 78′, sfiora anche il poker con un destro dai venti metri. Petkovic concede la standing ovation a Hernanes (vicino al gol poco prima di uscire), al suo posto dentro Konko. Il Mura batte un colpo all’88’. Punizione di Eterovic, inserimento di Travner e gol della bandiera per i bianconeri. Petko assiste a braccia conserte, scuote la testa, la sbavatura proprio non gli va giù. C’è spazio ancora per un’occasione sull’asse Candreva-Zarate ma la difesa slovena è attenta e sventa. E’ l’ultimo sussulto di una gara dominata dall Lazio, che conquista l’accesso ai giorni di Europa League e domani aspetterà di conoscere i suoi avversari. Sorteggio, alle 13, a Montecarlo.

TABELLINO:

Lazio (4-3-3): Marchetti; Scaloni, Biava, Dias, Cavanda; Gonzalez (16′ st Rozzi), Onazi, Hernanes (34′ st Konko); Zarate, Kozak, Lulic (24′ st Candreva). A disposizione: Bizzarri, Ledesma, Mauri, Cana, Klose. All.: Petkovic.

Mura 05 (4-4-2): Drakovic; Majer, Kramar, Travner, Janza; Horvat (39′ st Kouter), Vas (42′ st Kozar), Marusko, Bohar (1′ st Buzetti); Fajic, Eterovic. A disposizione: Cipot, Gruskovnjak, Majer, Botjak, Bambic, Sres. All.: Bogatinovic.

Arbitro: Trattou (CIP)

Reti: 30′ Kozak 42′ Zarate 10′ st Kozak, 43′ st Travner (M)

Ammoniti: Horvat

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]