IL PROTAGONISTA – Potenza e precisione, il suo missile è un mix che stende le mani a Berisha e spezza l’equilibrio dell’incontro. Mertens lo lancia in campo aperto, lui decide di far tutto da solo realizzando una rete meravigliosa. E poi è presente, Gonzalo Higuain, in fase offensiva e non, e si rende pericoloso almeno in altre due circostanze. Sulle sue spalle il peso dell’intero attacco, ma l’argentino non accusa la fatica ed esce tra i fischi dei nemici (o, forse, degli invidiosi).
IL MOMENTO CHIAVE – Soffre il Napoli, dall’inizio alla fine. Soffrono i tifosi, soffrono i panchinari, soffre Benitez. Soffrono tutti. Ecco perché, al triplice fischio, la goduria è infinita. Dopo tante prestazioni incoraggianti dal punto di vista dello spettacolo e della qualità dell’attacco, oggi gli azzurri hanno confezionato una prova tutta cuore e grinta, generosità e concentrazione. La vittoria più bella, perché in bilico fino al novantacinquesimo.
POTEVA FAR MEGLIO – Panchina all’inizio, per lui solo mezzora nella ripresa. Tanti palloni giocati, altrettanti errori. Banali, per uno come lui. Da Marek Hamsik ci si aspetta sempre qualcosa in più, perché nel corso degli anni ha saputo dimostrare di essere un talento puro. Ma all’Olimpico, lo slovacco, sbaglia diversi appoggi e suggerimenti, sciupando nel finale la chance del raddoppio.
[Fabio Tarantino – Fonte: www.tuttonapoli.net]
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