Domenica la Lazio affronta la Sampdoria. Per i biancocelesti occorre ripartire da Marassi per e tornare alla vittoria che manca da un mese
Un turn over che non c’è, almeno in campionato. Il mercato di gennaio sarà poi una risorsa su cui basarsi per ampliare la rosa specie in difesa. Anche perché la lotta sui tre fronti entrerà nel vivo a partire da febbraio e la Lazio vorrà rimanerci il più a lungo possibile.
La gara di domenica a Marassi contro la Sampdoria diventa di notevole importanza in quanto può rappresentare la resurrezione post-derby. L’ultimo successo in campionato è datato 29 ottobre nella gara vinta a Benevento. L’anno scorso, proprio nella gara di andata, la vittoria rialzò subito il morale della truppa di Inzaghi. Dopo il ko subito per mano della Roma giunse l’inizio di un nuovo ciclo di vittorie: furono 7 fra il campionato e la Coppa Italia. Fra dicembre e gennaio arrivarono poi appena due sconfitte, contro l’Inter e Juventus in Serie A, in un totale di 9 gare.
Nei prossimi due mesi ce ne saranno addirittura 12, in un calendario pieno di ostacoli. Per questo Marassi diventa uno scontro diretto al cospetto di una squadra che gioca un ottimo calcio ed ha l’entusiasmo per via della vicinanza ai posti che valgono l’Europa. C’è una buona dose di rabbia accumulata nei match con Roma e Fiorentina da scaricare.
Dopo Marassi, la squadra di Inzaghi volerà, il 7 dicembre, in Belgio per chiudere il girone di Europa League contro lo Zulte. Poi sei, delle prossime 12 gare, si giocheranno a Roma e sulla carta rappresentano impegni non proibitivi. Sfida tosta con il Torino lunedì 11 dicembre, quindi il 14 il Cittadella, all’Olimpico, negli ottavi di Coppa Italia. Il 17 il turno di dicembre il turno a Bergamo contro l’Atalanta. L’anti vigilia match, in casa, col Crotone e, in caso di qualificazione, i quarti di Coppa Italia. Il 30 sarà big match a San Siro contro l’Inter. Il giorno dell’Epifania si farà visita alla Spal, prima della sosta.
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