Lazio: Perea, lieta sorpresa per i biancocelesti

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logo-lazioUna ventina di minuti contro il Catania e poi due partite da titolare, in Europa come in campionato. Ci ha messo poco Brayan Perea per guadagnarsi la fiducia di allenatore e compagni, ha fretta di crescere e dimostrare tutto il suo talento. Venti anni, un fisico da atleta completo, il “Coco” ha stupito tutti meritandosi la conferma dopo la sua prima apparizione europea. Ha dimostrato di avere caratteristiche non comuni: è un attaccante ma corre, pressa e si mette al servizio della squadra, diventando all’occorrenza il primo difensore della Lazio. Insomma, Perea attaccante ma anche difensore, sembra una esagerazione, non lo è. La predisposizione al sacrificio e la facilità di gamba gli permettono di sradicare palloni dai piedi degli avversari e di lanciarsi verso la porta avversaria. E’ successo in Turchia, si è ripetuto contro la Fiorentina. A Trebisonda, dopo aver recuperato palla a centrocampo, lanciò a rete Onazi. Domenica, contro i viola, è stato abile a intercettare un disimpegno sbagliato di Pizzarro, involandosi verso la porta di Neto e sfiorando il gol. “Arriverà presto”, ne è convinto Perea e lo ha dichiarato con una certa decisione a fine partita. Gli manca solo questo, per il resto ha dimostrato di meritarsi tali palcoscenici.

Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, nei test atletici svolti finora il colombiano è stato tra i più veloci e resistenti della squadra, le risultanze sono a verbale. Un metro e novanta di esplosività, nessun attaccante in rosa riesce a viaggiare ai suoi ritmi. Proprio per questo motivo, Petkovic non ha esitato a schierarlo nuovamente dal primo minuto dopo la faticosa trasferta turca. La freschezza dei suoi 20 anni gli permette di giocare più partite ravvicinate e lo aiuta a tenere alta la squadra. Questa sua polivalenza è merito di un inizio carriera in cui Perea ha ricoperto diversi ruoli: partendo da ala destra, ha poi giocato da esterno e da centravanti, trasformandosi all’occorrenza in trequartista. “Punto il mondiale, voglio mettermi in mostra ancora di più”, questo il messaggio inviato dal sudamericano prima di sbarcare a Roma. Il ds Tare ha puntato forte su di lui, sbilanciandosi a tal punto da paragonarlo – per caratteristiche – a Cavani. Si vedrà. Intanto il giocatore incassa i complimenti e punta con decisione le prossime partite. Perea è cresciuto presto, ha fretta di diventare grande.

[Niccolò Gaetano – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]