Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, nei test atletici svolti finora il colombiano è stato tra i più veloci e resistenti della squadra, le risultanze sono a verbale. Un metro e novanta di esplosività, nessun attaccante in rosa riesce a viaggiare ai suoi ritmi. Proprio per questo motivo, Petkovic non ha esitato a schierarlo nuovamente dal primo minuto dopo la faticosa trasferta turca. La freschezza dei suoi 20 anni gli permette di giocare più partite ravvicinate e lo aiuta a tenere alta la squadra. Questa sua polivalenza è merito di un inizio carriera in cui Perea ha ricoperto diversi ruoli: partendo da ala destra, ha poi giocato da esterno e da centravanti, trasformandosi all’occorrenza in trequartista. “Punto il mondiale, voglio mettermi in mostra ancora di più”, questo il messaggio inviato dal sudamericano prima di sbarcare a Roma. Il ds Tare ha puntato forte su di lui, sbilanciandosi a tal punto da paragonarlo – per caratteristiche – a Cavani. Si vedrà. Intanto il giocatore incassa i complimenti e punta con decisione le prossime partite. Perea è cresciuto presto, ha fretta di diventare grande.
[Niccolò Gaetano – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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