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Lazio-Pescara 2-0: due gioielli fanno belli i biancocelesti

Vittoria doveva essere e vittoria è stata: la Lazio risponde presente all’appello di Petkovic e torna a conquistare quei tre punti che mancavano  da oltre un mese, quando all’Olimpico cadde l’Atalanta. Ci pensano Radu e Lulic, con due gioielli dalla distanza, a regolare un Pescara timido e quasi rassegnato allo strapotere avversario. Bravo Petkovic a tenere alta la tensione dopo l’impegno europeo. Proprio come accaduto giovedì, la Lazio schiaccia i contendenti nel primo tempo e poi amministra in una ripresa che assume quasi i toni di un allenamento. La Lazio vince, si issa al terzo posto, stacca il Milan in vista dello scontro diretto di sabato prossimo e distanzia Inter e Fiorentina. La difesa non subisce gol per la seconda gara consecutiva, anche grazie alla prova autoritaria di uno Cana sempre più al centro del progetto tecnico di Petkovic. Un valore aggiunto, dunque, come si dimostrano Onazi, Ederson e Pereirinha. La Lazio torna a correre e manda un messaggio alle inseguitrici. Era quello che serviva. Quello che Petkovic chiedeva dopo lo schiaffo di Siena.

FORMAZIONI – Turno di riposo per Biava, Petkovic rilancia Cana al centro della difesa accanto a Dias. Per il resto confermati i dieci che, giovedì, hanno battuto il Borussia con Floccari riferimento offensivo e Gonzalez che vince il ballottaggio con Onazi. Bergodi sceglie la prudenza e si affida al 5-3-2 con Zauri e Balzano terzini. In avanti spazio a Celik e Abbruscato. In porta sorpresa Pelizzoli al posto di Perin.

PRIMO TEMPO – Pronti via e Petkovic è costretto al primo cambio: Konko si scontra con Celik e alza bandiera bianca, al suo posto entra Pereirinha. Il modulo non cambia e il portoghese funge da terzino destro. La Lazio si scalda come un diesel, entra in partita intorno al 10’ e comincia a spingere alla ricerca del vantaggio. Ci prova Ledesma da distanza siderale, poi è un cross teso di Candreva a chiamare Pelizzoli all’intervento, poco prima un tiro di Cascione aveva fatto solo il solletico a Marchetti. La Lazio preme, costringe il Pescara ad arretrare, a tenere più di sette uomini dietro la linea del pallone. Pereirinha a destra spinge con costanza, dimostra buona personalità, non fa rimpiangere Konko. Ma è a sinistra che la Lazio sfonda: Gonzalez pennella per Lulic che da buona posizione non trova la coordinazione e allora decide di appoggiarsi a Radu che, dai 20 metri, trova il jolly e il suo primo gol in campionato. Lazio in vantaggio e ulteriormente galvanizzata, il Pescara è alle corde e capitola ancora dopo sei minuti. Lulic corre libero verso l’area di rigore, mette nel mirino la porta e scarica un destro da antologia che buca Pelizzoli. 2-0 meritato. I biancocelesti, con due reti di margine, abbassano il ritmo e amministrano senza problemi, anche perché Ledesma ed Hernanes garantiscono qualità in mezzo, mentre Cana e Dias sono guardiani attenti. Il Pescara ci prova al 44’ con una punizione dal limite, ma il tiro di Cascione viene respinto dalla barriera ed è la fotografia del primo tempo abruzzese. Il Pescara sbatte su una Lazio tonica e vogliosa, Petkovic ammira soddisfatto.

SECONDO TEMPO – Nessun cambio a inizio ripresa, il Pescara parte con il piglio giusto, ma la sua fiammata dura qualche minuto e porta solo a un paio di calci d’angolo che non creano pericoli a Marchetti. La Lazio, però, ci mette poco a riprendere in mano le redini dell’incontro e a smorzare le velleità ospiti. Ledesma e compagni non affondano, il Pescara però non approfitta dei ritmi più bassi e –nonostante gli ingressi di Caprari e Caraglio- non crea pericoli. La Lazio aspetta e riparte, Floccari prima spreca solo davanti a Pelizzoli, poi cerca una finta di troppo in area e viene rimontato da Bocchetti. Petkovic sgancia Onazi (al posto di Gonzalez)  e il nigeriano impatta bene sulla partita. Il Pescara è in balia della Lazio e non approfitta neanche di uno scivolone di Dias che spiana la strada a Caraglio: l’argentino è macchinoso e si fa rimontare dal difensore biancoceleste. Petkovic concede qualche minuto di riposo a Candreva, al suo posto dentro Ederson. Il brasiliano torna in campo, all’Olimpico, dopo quasi tre mesi (l’ultima apparizione era coincisa con il successo sull’Udinese). Ci prova subito l’ex Lione con una sgroppata sulla destra e assist per Floccari che, però, è anticipato da Pelizzoli. Nel finale c’è spazio anche per Sculli, entrato al posto di Cascione e accolto da qualche fischio. E’ l’ultima nota di una partita finita nel primo tempo. Troppo forte e autoritaria la Lazio che si riprende il terzo posto in solitaria e dà continuità alla vittoria contro il Borussia M’Gladbach. Per Bergodi è impervia la strada che porta alla salvezza.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]

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