C’è un’idea che ronza nella testa di Petkovic, si chiama difesa a tre. Il tecnico biancoceleste non l’ha mai nascosto, anzi il suo arrivo a Roma sembrava proprio coincidere con questo cambio radicale di modulo. Ma, prima ancora del “passo indietro” fatto dopo le amichevoli del pre-campionato, il mister di Sarajevo ne fece un altro, mantenendo fin da subito lo schieramento a quattro. Anche perché gli interpreti per mettere in pratica il modulo a tre non li aveva a disposizione: Biava, Dias e il terzo? Quando è sbarcato a Roma, Petkovic ha già trovato Radu infortunato, mentre Modibo Diakité non appariva molto adatto nel ruolo, oltre all’escalation della grana contrattuale. Con il fresco arrivo di Michael Ciani, invece, l’idea del “tridente difensivo” è ritornata prepotente nella mente di Petko. Prepotente, però, non sarà sicuramente la sua introduzione, che dovrà avvenire – sempre se avverrà – per gradi e con tutte le precauzioni del caso. Come riporta il Corriere dello Sport, c’è sicuramente un elemento che porta il tecnico biancoceleste a valutare la difesa a tre: la possibilità di avanzare i terzini a centrocampo. Con la linea arretrata composta da Biava-Dias-Ciani, il modulo passerebbe dall’attuale 4-5-1 agli ipotetici 3-5-2 – in questo caso rientrerebbe in gioco anche Zarate – e 3-4-3. In ogni caso, la forza della Lazio si concentrerebbe ancora di più sugli esterni. Che hanno un nome e un cognome ben precisi: Abdoulay Konko e Senad Lulic.
KONKO – In queste prime uscite stagionali, il francese è stato riconosciuto come uno dei migliori in campo. Un dato che può sorprendere solo per i suoi ormai peculiari problemi fisici, non certo per le qualità tecniche del giocatore. Convincente nella prima parte della scorsa stagione, così come in questa appena iniziata, Konko è stato poi falcidiato dagli infortuni. Reja ha dovuto spesso ricorrere a Lionel Scaloni, soprattutto nel rush finale verso il terzo posto. A un certo punto, l’idea di cedere subito il francese per prendere un terzino più affidabile fisicamente si stava facendo largo. L’arrivo di Petkovic, però, ha stoppato tutto. Non fosse altro perché Konko ha effettuato la preparazione atletica secondo tutti i crismi. E’ entrato gradualmente in condizione e adesso appare già in piena forma. In campionato, ma anche nel play off di Europa League, ha colpito molto per le continue sovrapposizioni sulla destra. Sono stati molto frequenti gli scambi veloci con Candreva, con i quali poi il francese è arrivato sul fondo per crossare: basta vedere il gol di Klose nella gara di andata contro il Mura 05. Con la difesa a tre, sicuramente potrebbe sfruttare ancora di più queste caratteristiche, giocando da esterno alto.
LULIC – Chi poi nel ruolo di terzino ci gioca solo per emergenza è Senad Lulic. Con l’infortunio di Radu e il mancato arrivo di un interprete di ruolo, la fascia sinistra difensiva è priva di un suo padrone. Ecco quindi che Petkovic ha chiesto al bosniaco di sacrificarsi in una posizione che frena le sue doti da ala offensiva. Come sottolinea il Corriere della Sera, giocando sulla trequarti, lo scorso anno Lulic ha convinto tutti, grazie a un dinamismo eccellente e alla capacità di finalizzare. L’impiego come terzino, invece, richiede delle qualità in marcatura che il bosniaco non ha nelle corde. Non è un caso allora che la paura di avanzare troppo, per poi non recuperare, porti Lulic a rimanere maggiormente in difesa, facendo in modo che la squadra cerchi di più la via sulla destra. L’eventuale passaggio alla line a tre, così come per Konko, riconsegnerebbe Lulic al suo ruolo naturale. Con il francese e il bosniaco sulla linea di centrocampo, nascerebbe una Lazio a trazione ancora più anteriore. Certo che finora la squadra ha giocato bene e vinto con il classico modulo a quattro: come dice quel detto? Squadra che vince…
[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]