Alle 17.00, a Formello, Edoardo Reja dirigerà il primo allenamento e darà così il via alla sua nuova avventura con la Lazio. La società spera che il ritorno del tecnico di Lucinico possa dare la scossa giusta alla squadra per risalire la classifica e continuare a far bene in Europa League, nel tentativo di conquistare la qualificazione alla stessa anche in quest’annata finora così difficile (ma ci sono da recuperare 9 punti dal sesto posto dell’Hellas Verona, mentre sono 11 le lunghezze che dividono i biancocelesti dalla quinta piazza occupata dall’Inter, prossima avversaria il 6 gennaio, alla ripresa della Serie A dopo la pausa natalizia: un’impresa difficile, non impossibile).
Al fianco dello “Zio Edy”, lo spogliatoio laziale troverà anche un altro viso più che conosciuto: il vice dell’allenatore friulano, infatti, sarà, con ogni probabilità, l’attuale tecnico della Primavera scudettata Alberto Bollini (Manicone e Rongoni seguiranno Petkovic alla guida della Svizzera), con Adriano Bianchini ed Alessandro Fonte che resteranno nello staff tecnico insieme allo storico preparatore dei portieri Adalberto Grigioni ed al match-analyst Jesse Fioranelli (la vera novità del periodo di “interregno” del futuro CT elvetico). Non ci sarà posto, invece, quasi sicuramente, per il mental coach Sandro Corapi: quest’ultimo non sarebbe una figura molto gradita al “neo-tecnico” biancoceleste.
Tali modifiche porteranno novità anche in altri settori: quello giovanile, infatti, con Bollini che andrà a consigliare Reja soprattutto per quanto riguarda i giovani prodotti del suo lavoro recente, vedrà probabilmente la promozione di Simone Inzaghi a tecnico della Primavera (non c’è dato sapere, al momento, chi andrà ad occuparsi invece degli Allievi Nazionali “orfani” dell’ex attaccante). Intanto le voci sul futuro da dirigente del tecnico goriziano si fanno sempre più insistenti: secondo molti, proprio la scadenza a giugno 2015 sarebbe indice di questo progetto nei quadri societari biancocelesti, con la panchina tenuta in caldo per un nome nuovo già a giugno (magari il desideratissimo Murat Yakin).
Per quanto riguarda il licenziamento di Petkovic, invece, il tecnico bosniaco ha tempo cinque giorni per rispondere all’addebito disciplinare inviatogli da Lotito per aver negato la firma del contratto con la federazione svizzera: l’obiettivo potrebbe essere la risoluzione del contratto (mal gradita, al momento, da “Vlado” che dovrebbe rinunciare ai sei mesi di stipendio che ancora gli spettano), ma qualora la questione non si risolvesse entro l’Epifania, ecco che la Lazio potrebbe ritrovarsi in tribunale per l’ennesima volta (nel precedente con Galderisi, alla Salernitana, il patron anche dei granata, alla fine, fu costretto ugualmente a pagare l’allenatore). In tal caso, attenzione però all’Asf, che potrebbe non gradire l’imbarazzante situazione e revocare la nomina di Petkovic da CT della Svizzera (oltre a denunciare il maggior azionista della Lazio): insomma, entrambe le parti rischierebbero grosso; per questo tutti sperano in un accordo, seppur forzato…
[Andrea Uttieri – Fonte: www.goalnews24.eu]