FORMELLO – Meno cinque, anzi…meno due. Difficile in casa Lazio non pensare al derby di domenica, ma prima dei giallorossi giovedì sera allo stadio Olimpico l’ospite sgradito vestirà i panni verdi del Panathinaikos. Una squadra ridimensionata rispetto a qualche anno fa, ma pur sempre un avversario ostico e di esperienza internazionale. L’Europa League biancoceleste fino a questo momento è andata controcorrente alla linea di pensiero degli altri club italiani: non si trascura niente, la “sorella minore” della Champions va rispettata, non si rivoluziona la formazione e risparmiano le forze. La grandezza di una società si vede a livello europeo, l’obiettivo è arrivare in fondo a una competizione affascinante, troppo spesso disdegnata.
Nessun calcolo, si scende in campo per vincere, sempre e comunque. Discorsi questi, che crollano la settimana della stracittadina, la partita delle partite nella Città Eterna. Novanta minuti che non avranno il solito sapore, ma quello dolce del predominio cittadino o quello amaro di una deludente sconfitta. Petto in fuori o testa bassa, domenica pomeriggio si gioca più di una semplice sfida di calcio.
ALTERNATIVE…BATTETE UN COLPO – I numeri e le prestazioni hanno emesso le loro sentenze: la differenza di potenziale tra “titolari” e “riserve” è notevole. Quando Petkovic ha a disposizione l’undici ideale, i meccanismi sono ben oleati e la Lazio difficilmente stecca. Al contrario le alternative non hanno ancora convinto, spesso non sono sembrate all’altezza di palcoscenici importanti. E se il compito dei cosiddetti “rincalzi” è quello di mettere in difficoltà l’allenatore nello stilare la formazione, finora non è che questi abbiano brillato in tal senso. Il Pana rappresenta l’occasione giusta per le seconde linee di battere un colpo, “gridare” al mister e ai tifosi la propria utilità. Contro i greci il turnover troverà il suo trionfo, poco importa se ragionato o meno.
LE PROVE DI PETKOVIC – Alle 15 di ieri pomeriggio i capitolini sono tornati ad allenarsi presso il Centro Sportivo di Formello. Dopo una leggera corsa di riscaldamento e delle esercitazioni tecniche, mister Petkovic ha provato il 4-4-2 nella partitella in famiglia in vista dell’impegno di Europa League. Il tecnico di origini bosniache ritrova in porta Marchetti: il portiere è tornato in gruppo nella giornata di ieri e quest’oggi ha partecipato senza problemi alla seduta. Contro il Panathinaikos dovrebbe tornare dal primo minuto per riprendere le misure tra i pali in vista del derby contro la Roma di Zeman.
In difesa la vera sorpresa di giornata, con Ciani e Cana a formare la coppia centrale del reparto arretrato: il guerriero albanese è stato provato nel ruolo che occupa nella sua nazionale e grazie alla “nuova” posizione giovedì sera consentirà di tirare il fiato sia a Dias che a Biava. Sugli esterni Scaloni e il ritorno di Radu: il romeno è fuori da tantissimo tempo, ha bisogno di ritrovare il ritmo partita per tornare ad essere un protagonista di questa Lazio. A centrocampo provata la linea composta da Ledesma e Onazi al centro, Gonzalez a destra e Mauri sull’out di sinistra. In attacco Floccari sembra essere sicuro di una maglia da titolare, al suo fianco uno tra Kozak e Zarate con il ceco in leggero vantaggio. Assenti dalla seduta Ederson ed Hernanes.
[Carlo Roscito – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]