Manca davvero poco e Edy Reja dovrebbe tornare sulla panchina della Lazio. Impresa non semplice, ma quando nel 2010 il tecnico goriziano arrivò a Roma, si rischiava addirittura la B. Reja può essere l’uomo giusto, conosce gran parte della rosa, si è saputo imporre nello spogliatoio biancoceleste e per di più ha la stima di gran parte dell’ambiente. É già fittissima l’agenda del mister, che come riporta la Gazzetta dello Sport nell’edizione odierna, in sei mesi dovrà recuperare i big persi per strada, un’identità tattica e la difesa (reparto che nella sua gestione era l’arma in più della Lazio).
IL MODULO – Quest’anno con Petkovic non c’è stato un punto di riferimento. Se lo scorso anno si puntava sul 4-1-4-1 (con ottimi risultati), quest’anno il tecnico di Sarajevo era in piena confusione, tanto da provare innumerevoli schemi, che hanno creato solamente equivoci. Reja dovrebbe tornare al 4-2-3-1, quello a cui si era maggiormente affidato nella sua precedente esperienza in biancoceleste. Equilibrio, è questa la parola in casa Lazio, quello che è mancato in 17 giornate e che ha visto insaccare ben 27 reti nella porta di Marchetti. Attacco mirato e atteggiamento più prudente, questi altri due punti importanti nella nuova squadra targata Edy Reja.
RITROVARE MOTIVAZIONI – Recuperare i big, questa l’altra impresa del tecnico di Gorizia che lavorerà da vicino con Klose, Hernanes e Marchetti, gli uomini che sono mancati in questa prima parte di stagione, il loro recupero è imprescindibile per ripartire. C’è bisogno di pazienza anche per i giovani, la Lazio ne ha tanti ed interessanti, potrà contare anche su di loro Reja, per la nuova esperienza sulla panchina biancoceleste, dovrà aiutarli ad integrarsi al meglio nella sua nuova Lazio.
[Manuel Pasquini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]