Quante occasioni perdute per la Lazio, vittorie incredibili che ti lanciano in alto tanto da sognare lo scudetto, capitomboli inaspettati che ridimensionano le aspettative. È stata una Lazio altalenante quella vista in questa stagione, forse sempre troppo incerta quando di trattava di passare l’esame di maturità nei momenti clou del campionato. La prima occasione fallita arrivò alla nona giornata: la Lazio, dopo il successo al Dall’Ara contro il Bologna per 0-2, era seconda a quota 14 dietro solo l’Udinese. All’Olimpico arrivava il Catania di Montella, occasione ghiotta per allungare e insediare la capolista, sfruttando quelle big che ancora andavano a tentoni.
I biancocelesti impattarono sull’1-1, a Klose rispose Bergessio come si legge nell’edizione odierna del Corriere dello Sport a firma di Daniele Rindone. Poi i successi contro Cagliari, Parma e il pareggio a Napoli, poi una nuova occasione di fare il salto di qualità: all’Olimpico arriva la Juventus di Conte, prima in classifica insieme alla Lazio, un’occasione per prendere le distanze e sognare. Pepe però smorzò tutti i sogni di gloria, la Lazio balzò al terzo posto superata in un sol colpo da Milan e Udinese. Il copione si ripete: vittoria nel derby, entusiasmo e terzo posto, poi la debacle contro il Bologna, “sconfitte strane” le ha definite Hernanes, sconfitte strane perchè arrivano proprio quando c’è bisogno di continuità.
[Giorgia Baldinacci – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]