“People run in circles, it’s a very very mad world“, cantavano i Tears for Fears negli anni ’80. Proprio come il mondo descritto nella canzone, anche in quello della Lazio c’è una giostra che gira all’impazzata e che ogni giorno si arricchisce di protagonisti: è la giostra degli allenatori, o meglio dei candidati a sostituire Edy Reja sulla panchina biancoceleste. Scorrendo i quotidiani, oggi il nome più quotato sarebbe quello di Carlos Dunga.
L’ex ct brasiliano è svincolato praticamente da una stagione, avendo abbandonato la guida dell’Al-Rayyan nel settembre scorso, dopo appena una settimana dalla firma. Nella lista dei nomi internazionali che sono fioccati in questi giorni, Dunga è in compagnia di Fatih Terim, Louis Van Gaal e Didier Deschamps – per quest’ultimo, il ds del Marsiglia ha smentito categoricamente ai nostri microfoni che il mister francese lascerà la panchina dell’OM.
Secondo la Gazzetta dello Sport, con l’allenatore brasiliano ci sarebbero stati dei veri e propri contatti, che sarebbero stati positivi. Un dato che, oltre al quotidiano milanese, mettono in rilievo anche Il Messaggero e Il Tempo è il fatto che gli acquisti di Ederson e Breno andrebbero ad aumentare la colonia brasiliana a Roma, situazione che si sposerebbe con la scelta di un tecnico carioca. Da calciatore, Dunga ha disputato sei stagioni nel campionato italiano, con le maglie di Pisa, Fiorentina e Pescara, e ha vinto il Mondiale da capitano del Brasile nel 1994, contro l’Italia di Sacchi.
Come allenatore, l’unica vera esperienza è alla guida proprio della Seleção, dal 2006 al 2010. Un’avventura in agrodolce: dopo aver vinto la Coppa America nel 2007, ai Mondiali sudafricani del 2010 fu eliminato ai quarti dall’Olanda e fu esonerato il giorno stesso. Certo che se alla Lazio dovesse arrivare davvero Dunga, probabilmente Hernanes si sentirebbe vittima di un disegno avverso del destino: dopo una stagione di rapporti travagliati con Reja, si ritroverebbe lo stesso allenatore che lo escluse dal Mondiale di due anni fa.
GLI ALTRI – Sempre sulla Gazzetta, poi, si riporta di un nome che avrebbe dell’incredibile: Roberto Baggio. La candidatura del “Divin Codino”, attuale Presidente del Settore tecnico della FIGC, appare tuttavia a elevato tasso di improbabilità. Per quanto riguarda i nomi soliti per la panchina laziale, invece, riprendono quota, anche se flebilmente, le percentuali relative a Roberto Di Matteo: secondo quanto rivelato dal Sun, il tecnico fresco Campione d’Europa avrebbe rifiutato la proposta del Chelsea di un solo anno di contratto.
Mentre Gianfranco Zola, al centro di una curiosa traiettoria, si allontana rimanendo in stallo, l’ipotesi Walter Mazzarri attende che si consumi l’incontro di martedì prossimo con De Laurentiis. Anche in caso di rottura tra i due, tuttavia, la pista che porta al tecnico toscano rimane complicata, dato l’ingaggio percepito e la legittima esigenza di un mercato in entrata fatto di grossi nomi.
[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]