Dicono che Internet accorci le distanze, rimpicciolisca il mondo, costantemente ne cambi i connotati. Rimane pur sempre Beautiful, immutabile. Che sia vero o meno, la Turchia sembra sempre più il cortile della Serie A. La telenovela Yilmaz, senza Beautiful la Lazio non sa stare, e poi Hilbert, terzino del Besiktas, nel mirino di Tare, lo scambio Muslera-Cana datato scorsa stagione, e infine, un nuovo capitolo nei rapporti con il fu impero Ottomano: il Galatasaray, come riporta il Messaggero, avrebbe fatto dei timidi sondaggi per Mauro Zarate.
MAMMA LI TURCHI – Dopo aver provato a prendere Yilmaz (ricevendo un secco no dal giocatore, scottato dai precedenti, e deludenti, trasferimenti in patria) i campioni turchi in carica, e in seconda battuta il Fenerbahce, si stanno muovendo per il “Pibe” di Haedo. Di certo, se è vero che in Turchia “non vendono televisori”, come ha opportunamente ricordato a Lotito il Trabzonspor (ma forse sarebbe bastata una sentenza di lotitiana memoria “pagare moneta, vedere cammello”, anche più esotica e attinente, ma tant’è, effetti della globalizzazione) tantomeno li comprano: in soldoni per la Lazio si tratterebbe di una ghiotta occasione per monetizzare l’uscita di scena dell’ultimo numero 10 che ha infiammato lo stadio Olimpico di fede biancoceleste. I dirigenti turchi avrebbero chiesto lumi a Muslera, numero 1 della Celeste, ex compagno di squadra di Zarate, e suo grande amico, e se la loro vacanza insieme sarebbe sfumata per un soffio, non è detto che non debbano tornare a calcare lo stesso pratino ben tagliato, sulle rive dello stretto del Bosforo.
PROBLEMI ED ENTUSIASMI – Non sarà l’ingaggio, il problema (in confronto a certi ingaggi percepiti in terra nostrana, in Turchia si naviga discretamente nell’oro, ancor più incentivati dalla prospettiva di attrarre talenti in un campionato di certo non di prima fascia), nè tantomeno il prestigio della Süper Lig ottomana: quanto a fascino, sicuramente il Galatasaray vanta ben altro blasone rispetto all‘Al Sadd, club qatariota in cui ha già in passato militato Zarate. Non sarà l’effetto cromatico giallorosso ad intimidire, dopotutto Maurito ha già fatto esperienza lo scorso anno di accostamenti cromatici diversi dal biancoceleste, e Istanbul è lontana dall’aria romana, satura di derby, dove quei due colori sono tabù per una sponda, e viceversa.
Una cosa è certa, che sia chiacchiera estiva o meno, in Turchia sembrano entusiasti: su Sporx TV già campeggia un video con le prodezze del numero 10 (stranamente perlopiù in maglia biancoceleste, evidentemente la sua permanenza all’Inter, chissà per quale motivo, sembra essere passato inosservata all’estero), mentre altri siti puntano forte su nomi diversi, minimo comun denominatore tocco sopraffino, una certa propensione a gestire deliziosamente il pallone, e qualche tocco che non guasta mai di vera incostanza da fantasista: Spor Aktif lancia Robinho, puntato direttamente dal guru Fatih Terim, ma non disdegnerebbe neppure l’approdo ai “Leoni” di Arshavin.
TELENOVELA, NO GRAZIE – Direte voi, ma i rapporti tra Lazio e dirigenti turchi sono ancora ottimi visti gli sviluppi della trattativa Cana-Muslera: controbbattono loro, anche con i Gunners i turchi hanno un canale preferenziale, visto l’acquisto di Eboue. Sognano i tifosi sul Bosforo, affacciati sul mare, un pò meno quelli della Lazio, incollati agli schermi, in trepida attesa delll’ulteriore puntata dell’ennesima telenovela, quella di Yilmaz. E cosi, chi non seguisse l’immutabile Beatiful, può sempre interessarsi alle vicende di mercato biancocelesti, e cominciare a chiedersi non quanto sia più vicina, grazie ad Internet e calciomercato, la Turchia all’Italia, ma più semplicemente che fine farà Mauro Zarate: il finale, comunque vada, si spera sia meno scontato di Beautiful. Possibilmente anche meno tirato per le lunghe. Telenovela, no grazie.
[Luca Capriotti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]