Chissà che, alla fine, non si riveli proprio lui un acquisto. In un mercato povero di emozioni, culminato in un ultimo giorno senza botti e pure senza cessioni, la Lazio si aggrappa alle speranze di riveder brillare la stella di Mauro Zarate. Una stella che fu luminosa come poche altre e che, ora, cerca il suo spazio per tornare ad essere quello che era. L’argentino ci sta mettendo tanta buona volontà. Innegabile. Come riporta la Gazzetta dello Sport, a firma Stefano Cieri, il talento di Haedo, giovedì, è tornato al gol all’Olimpico dopo oltre diciassette mesi (Lazio-Cesena 1-0 del marzo 2011), coronamento di un precampionato diviso tra la voglia di far bene e l’ansia di una nuova cessione. Zarate deve migliorare tatticamente, nei movimenti, nella capacità di dialogare con i compagni, ma questi sono tutti aspetti sui quali, ora, Petkovic potrà mettere le mani.
L’allenatore valuta Maurito in maniera positiva, il giocatore gli piace, lo considera una valore aggiunto, una seconda punta in grado di far saltare il banco in qualsiasi momento. Per ora, Petko, non ha intenzione di ritoccare il 4-1-4-1 visto a Bergamo. Contro il Palermo, dunque, Zarate si accomoderà in panchina, pronto a subentrare. Petkovic, però, è allenatore duttile, ha intenzione di sfruttare al massimo le potenizalità della Lazio e allora ecco che, dopo la sosta, non è escluso che possa rilanciare un 3-5-2 nel quale affiancare Zarate a Klose. E se quella stella tornasse a brillare come un tempo, allora il divertimento sarebbe assicurato.
[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]