In questa prima parte di campionato si è vista una Lazio a due facce: la prima vince e convince fuori casa, la seconda arranca fra le mura amiche. Trenta punti conquistati divisi così: 13 punti in 9 partite giocate a Roma e 17 in 7 sfide giocate fuori casa. Se –come riporta il Corriere dello Sport, a firma di Daniele Rindone- si fosse comportata in egual modo all’Olimpico, sarebbe prima a tre punti da Milan e Juventus. Troppe partite gettate al vento in casa, specialmente per un club che ambisce alla qualificazione in Champions League. Nelle ultime quattro partite di campionato disputate all’Olimpico, la Lazio ha vinto solo contro il Novara, ha poi pareggiato con Udinese e Chievo, per poi perdere contro la Juventus.
Contando solo le partite casalinghe, i biancocelesti sono settimi con l’Inter, seguono Roma e Siena a 11 punti, Novara 10, Cagliari 8, Bologna 7. La differenza tra fuori casa ed in casa non si vedono solo nei punti conquistati, ma anche nel rendimento dei giocatori in campo. Non si riesce oltretutto a segnare (10 gol all’Olimpico, 14 gol fuori casa). La scusa delle squadre che si chiudono quando vengono a giocare a Roma non può bastare: la storia vale per tutte le big. Fuori casa, è una Lazio da applausi: sette partite disputate, 17 punti conquistati su 21. Insieme alla Juventus, non ha mai perso in trasferta. Ora, col nuovo anno, Reja dovrà impadronirsi dell’Olimpico. La Champions va conquistata anche nella propria casa.
[Ivan Pantani – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]