CATANIA – A margine della manifestazione “Un goal per un sorriso”, svoltasi sabato scorso al Massimino, l’occasione di ritrovar di fronte le glorie del Catania promosso in A nel 2006 ha chiamato quella di parlar con loro del Catania attuale e di quello futuro. Proprio nel giorno del settimo anniversario della promozione in serie A, 28 Maggio, ecco riproposto ciò che ci hanno detto..
Lorenzo Stovini: Il Catania è andato bene poteva andare anche in Europa ma poi ha avuto un calo, con qualche aggiustamento può riprovarci il prossimo anno Il giocatore che mi somiglia di più è Legrottaglie che è stato dato per finito ma ha fatto ficredere tutti ed è andato benissimo, sarà difficile sostituire Gomez.
Umberto Del Core: Catania è una città bellissima in cui vivere e giocare. Un giocatore che mi piace molto, in questo Catania, è Gomez. Assomigliargli? No, lui è di un altro pianeta. Tornare al Catania? Magari, non dimenticherò mai questa città e questa gente, mi piacerebbe far il dirigente.
Andrea Sottil: Di questo Catania mi sono piaciuti molto Gomez e Lodi, mi assomiglia di più Spolli che ha caratteristiche che mi piacciono, Gomez è un gran giocatore e darlo via è un gran peccato, ma per la gestione della società è giusto che vada fatto.
Davide Baiocco: Mi ha stupito quest’anno Barrientos, si è ripreso bene oltre che è bello da vedere e ha fatto molto per la squadra. Biagianti e Izco mi rispecchiano in campo e stanno raccogliendo quello che meritano. Mariano ha aspettato il suo momento e ora sta raccogliendo i frutti. E’ l’emblema di ogni giovane calciatore.
Pasquale Marino: Il migliore i quest’anno, secondo me Bergessio, che fa reparto da solo, picchia, corre e forse non arriva lucido sotto porta per questo motivo.
Giovanni Marchese: Catania mi ha insegnato a credere in me, venivo da un brutto infortunio ed è stato importante ricominciare bene. Mi mancherà tutto, dalla città dalla dirigenza, i compagni. Il calcio è così purtroppo. Siamo nati per fare questo sport, forse un giorno tornerò, magari non da calciatore ma da allenatore.
Gionatha Spinesi: Potevamo andare in Europa quel primo anno? Forse, c’è andato l’Empoli che poi è retrocesso. L’avremmo meritata ma non eravamo pronti. Avremmo fatto la fine dell’Empoli. L’avrebbe meritata quest’anno l’Europa il Catania, ma se non è arrivata significa che non è ancora pienamente maturo. La società sta costruendo l’ossatura giusta per riprovarci. Sui cambiamenti in dirigenza penso che il Catania sa cosa fa se ogni anno si sono migliorati.
Maurizio Anastasi: Negli anni si è confermata la squadra e si è capito come ci si sta in serie A. I meriti sono di tutta la squadra. Anche la primavera fa bene e questo significa che c”è un progetto dietro. Le scelte societarie? Chi le fa si prende la responsabilità. Le basi della società e della squadra sono forti. Se qualcuno parte sarà rimpiazzato bene.
Ciro Polito: Il Catania? Io parlo dall’esterno e quando si affronta il Catania l’avversario ha grande rispetto. L’ottavo posto di quest’anno è meritato ed il Catania avrebbe meritato anche l’Europa. Futuro? Ho fatto tanto per conquistare la fiducia e sono abituato a lottare. Andujar ha passato anni difficili. Fa parte della nazionale, so che adesso è tornato con una mentalità diversa e che ha contribuito a che la squadra facesse bene anche questo anno. I ragazzi oggi non vogliono fare più gavetta. Io ho dovuto fare tanta strada e Frison deve guardare e migliorare. Non è fatto di patto che s’arrivi in serie A e si giochi. Se può giocare titolare altrove, meglio per lui. E’ giovane ancora. Io mi porterei a Bergamo Izco anche perché è un amico.
Fabio Sciacca: Per me l’ennesima stagione sfortunata. Il prossimo anno spero di stare bene e giocare per dare il mio contributo alla squadra. Dopo i sei mesi a Grosseto ero tornato per giocare poi è arrivato l’infortunio e.. pazienza. Mai mi sono sentito messo da parte e la dirigenza mi ha sempre aiutato. Dopo un campionato del genere dobbiamo provare a ripetere questa bell’annata.
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]
