Direttori sportivi, tecnici e poi calciatori. E’ questo l’iter classico di quasi tutte le squadre di calcio quando si comincia a programmare il futuro, a pensare al mercato per costruire, rifondare o rinforzare la squadra.
Non fa eccezione la Juventus che, confermata la dirigenza, sta pensando contemporaneamente ad allenatore e calciatori giusti per voltare pagina dopo questa, l’ennesima, stagione disastrosa. Viene seguita questa precisa scaletta perché gli acquisti, si sa, non possono esser fatti senza tener conto del modulo, della visione di gioco dell’allenatore che siederà sulla panchina nella prossima stagione.
Proprio le ultime, decisive, mosse in casa Juventus indirizzano su una strada ben precisa, quasi a far capire che il dilemma per la panchina è stato risolto. Non solo, anche le parole provenienti da Milanello, con la trattativa Pirlo che ha subito un’inaspettata frenata, alimentano la tesi che la scelta del prossimo allenatore, in realtà, è già bella che compiuta.
Partiamo proprio dalle dichiarazioni del regista bresciano: “Io sono contento di rimanere. Al Milan farei altri dieci anni”. E ancora: “Non è vero che finirò alla Juve. Se il Milan è contento, io sarò felice di rimanere”.
Parole che fanno riflettere, a maggior ragione dopo gli incontri tra il suo agente Tullio Tinti e la dirigenza bianconera che sembravano il preludio alla chiusura di un accordo. Tre anni di contratto per il calciatore che avrebbe dovuto guidare il centrocampo bianconero dal prossimo agosto.
Spostiamoci da Milanello a Madrid, dove ieri è andato in scena il pranzo tra Florentino Perez, Giuseppe Marotta e Fabio Paratici. Si è parlato di tanti calciatori, di possibili mega-scambi di mercato. E la Juventus pareva avere le idee chiare. Nessuna parola su Xabi Alonso, richiesta esplicita invece per Lassana Diarra, atipico numero 10 del Real Madrid.
Due situazioni insomma, che danno delucidazioni importanti anche sulla scelta del nuovo allenatore: Walter Mazzarri, un tecnico che non ha mai giocato con un regista in mezzo al campo, preferendo nel suo 3-5-2 (o 3-4-3) due centrocampisti centrali che avessero importanti doti in fase di interdizione.
Due indizi che chiariscono bene le scelte della Juventus in materia di allenatore. Aspettiamo il terzo per formulare la prova schiacciante!
[Raimondo De Magistris – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]