Con le partite di stasera termina la fase a gironi di questi campionati europei di calcio 2012; come è solito accadere durante queste manifestazioni internazionali, gli osservatori di tutto il mondo seguono con grande interesse il torneo, alla ricerca di qualche colpo di mercato, magari a buon prezzo. Anche quest’anno gli europei non hanno deluso sotto questo punto di vista: sono già in molti infatti i talenti che si sono messi in luce; nomi sconosciuti o quasi prima di questa manifestazione, ma che potrebbero diventare protagonisti del calcio che conta vestendo qualche maglia illustre in un futuro prossimo.
Abbiamo quindi giocato a fare gli osservatori, e selezionato quella che a nostro avviso è la miglior formazione di talenti emergenti in questo torneo: in un calcio come quello italiano, attanagliato da gravi problemi economici, abbiamo deciso di segnare sul nostro taccuino virtuale nomi di giocatori relativamente giovani e in questo momento ancora abbastanza sconosciuti, e quindi abbordabili dal punto di vista dei costi. Nella nostra analisi abbiamo sfondato il nostro ipotetico tetto solamente per due nomi, a nostro avviso per i quali varrebbe davvero la pena di compiere una follia economica; ne emerge un quadro abbastanza interessante e ricco di spunti. Andiamo a vedere quindi la nostra formazione di talenti emergenti:
PORTIERE: Per il ruolo abbiamo selezionato Igor Akinfeev [1986], portiere Russo di sicuro affidamento; gioca nel CSKA Mosca e, a parte mostri sacri come Neuer, il cui valore di mercato è decisamente fuori norma, ci è sembrato la scelta più congrua nel rapporto età-prezzo-qualità: dispone di un’ottima reattività ed ha già accumulato parecchia esperienza internazionale. Il CSKA però non è un interlocutore clemente quando si parla di prezzi.
DIFENSORI: Per la fascia destra la scelta è caduta su Gebre Selassie [1986], giocatore ceco di origini etiopi citato anche dal tecnico del Milan come uno dei migliori prospetti del torneo; Selassie è un terzino molto bravo sopratutto in fase di spinta, dotato di un ottimo piede. In questo momento pare sia molto vicino al Werder Brema: in ogni caso il suo club di appartenenza, lo Slovan Liberec, lo tratta sulla base di 2 milioni di euro; di certo non una cifra impossibile per chi vuole portarsi a casa un terzino dall’ottima prospettiva futura. La fascia sinistra invece è stata assegnata a Simon Poulsen [1984], difensore danese molto roccioso e anche bravo in fase di spinta, molto disciplinato dal punto di vista tattico. Poulsen gioca nell’AZ alkmaar e, pur non avendo una grandissima tecnica individuale, potrebbe fare comodo a molti club, anche per la penuria di terzini sinistri che si sta verificando negli ultimi anni a livello internazionale: di interpreti ad altissimo livello in quel ruolo infatti ce ne sono in giro pochi. Il Danese ha vinto in extremis il ballottaggio con Mathieu Debuchy [1985], altro giocatore comunque molto interessante e seguito in Italia dalla Roma di Zeman. Al centro della difesa abbiamo scelto Kyriakos Papadopoulos [1992], anch’esso nei desideri di Massimiliano Allegri. Basterebbe l’età a far capire quanto il giovane può essere interessante; non è facile infatti trovare un ’92 già titolare in nazionale; Papadopoulos abbina ad un’ottima fase difensiva buoni piedi, tant’è che nel suo club di appartenenza, lo Schalke 04, ha ricoperto all’occorrenza anche il ruolo di centrocampista. Accanto a lui abbiamo selezionato quello che è il primo acquisto costoso del nostro ipotetico mercato, e cioè Mats Hummels [1988]: il centrale tedesco ci ha davvero impressionato per la grande capacità che ha di abbinare in modo egregio entrambe le fasi; ottimo a difendere e marcare l’uomo, Hummels non disdegna sortite offensive nelle quali dimostra sempre di avere ottimi piedi e un istinto del gol molto raro da trovare in un difensore. Per lui il Borussia Dortmund non ascolterà nemmeno offerte al di sotto dei 20 milioni ma se una squadra avesse bisogno di un leader difensivo, Hummels rappresenterebbe un investimento di sicuro successo.
CENTROCAMPISTI: La scelta per gli esterni è ricaduta sui due titolari ucraini, Yevhen Konoplyanka [1989] e Andrij Jarmolenko [1989]; il primo, certamente quasi sconosciuto ai più prima di questo europeo è un’ala molto veloce: non è dotato di grandissima tecnica, però la rapidità di passo unita alla grandissima disciplina tattica e al senso della posizione innato ne farebbero l’oggetto del desiderio di qualsiasi allenatore appassionato di tattica. Il secondo invece è un nome noto, ed è il secondo giocatore che sfonda il tetto del nostro budget: Jarmolenko però ha grandissima tecnica, è giovanissimo e può adattarsi a ricoprire sia il ruolo di esterno che di mezzapunta. Per lui la Dinamo Kiev ha già rifiutato offerte attorno ai 20 milioni; il valore del giocatore però potrebbe spingere qualche top club a investire su di lui. La coppia centrale è invece formata da Lars Bender [1989], centrocampista tedesco con il vizio del gol, come dimostra la marcatura contro la Danimarca; già colonna del Bayer Leverkusen, dove ha presto scalzato un mito come Ballack dal proprio ruolo di titolare indiscusso, il giocatore è meno conosciuto e quotato di tanti giovani tedeschi, Tony Kroos tanto per fare un nome, ma proprio per questo rappresenterebbe di sicuro un investimento più contenuto e comunque efficace. A fianco del tedesco mettiamo un giocatore che paradossalmente non ha giocato nemmeno un minuto a questi campionato europei: stiamo parlando di Kevin Strootman [1990], mediano considerato in patria l’erede di Van Bommel, su cui si sta muovendo anche il Milan proprio per la sostituzione del generale. Gli zero minuti giocati nell’europeo non devono preoccupare: chi lo conosce sa che il ragazzo ha delle doti importanti sopratutto in fase di interdizione, e il non aver preso parte a nessuna delle tre gare giocate dall’Olanda ha contribuito a tenere basso il prezzo del giovane prodotto del vivaio PSV.
ATTACCO: Impossibile non inserire Alan Dzagoev [1990] tra gli osservati speciali di questo torneo; il giocatore ha messo in campo tre prestazioni molto convincenti, nelle quali ha dimostrato la grandissima tecnica e la visione di gioco di cui dispone, dimostrandosi anche insolitamente concreto sottoporta [3 marcature]; in patria lo conoscono già molto bene, ora l’Europa ha iniziato ad accorgersi di lui. Per il ruolo di centravanti segnaliamo, forse un po’ a sorpresa per molti, Andrè Schurrle [1990]; il giocatore in questo momento è chiuso nel suo ruolo di terminale offensivo da Mario Gomez e Miroslav Klose, e viene usato da Loew sull’esterno, come riserva di Lukas Podolski. Ma siamo pronti a scommettere che molto presto inizieremo a sentir parlare di lui: volete una prova? Andate ad analizzare la sua media gol: 14 presenze in nazionale maggiore e 7 gol, nell’Under 21 5 presenze e 5 gol, nell’Under 19 11 presenze e 10 gol; il ragazzo è un bomber di razza.
Insomma, dalla nostra analisi emerge una formazione con un’età media molto bassa [23,5] e dai costi decisamente contenuti, le cui uniche vere eccezioni sono rappresentate da Jarmolenko e Hummels: analizzando gli altri nomi troviamo giocatori da un prezzo medio, come Dzagoev e Akinfeev, e altri con quotazioni ancora decisamente basse. I veri agenti di mercato farebbero bene a tenere d’occhio con attenzione questi nomi..
[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]