Poco spettacolo, nessun gol e tanti ammoniti: questo in sintesi il quadro della sfida odierna al Via del Mare fra Lecce e Bologna. Entrambe le squadre vengono schierate dai rispettivi allenatori con la difesa a tre, da una parte Cosmi ritrova dal primo minuto Carrozzieri e fa subito esordire il nuovo acquisto Delvecchio, dall’altra Pioli preferisce nuovamente Garics a Crespo sulla corsia di destra e ripropone il giovane Taider sulla trequarti accanto al rientrante Ramirez. Il Lecce parte fortissimo e va vicino al gol già al 4’ con un colpo di testa di Giacomazzi su cross di Brivio dalla sinistra che termina di poco alto sulla traversa. Al 7’ altra grande occasione per Di Michele che non riesce a trovare la porta da pochi passi su azione da calcio d’angolo. Al 14’ un incontenibile Cuadrado sguscia via a Morleo sulla sinistra e mette in mezzo un cross tesissimo sul quale interviene Garics prima che Delvecchio possa avventarsi sul pallone. Al 17’ ci prova ancora Di Michele ma il suo tiro dalla distanza si spegne debolmente fra le braccia di Gillet.
Al 22’ si fa finalmente vivo il Bologna e Benassi è chiamato al grande intervento d’istinto per respingere una punizione di Ramirez leggermente deviata da Raggi all’altezza dell’area piccola. Nell’occasione lo stesso Benassi si procura una contrattura alla coscia e deve cedere il posto fra i pali a Julio Sergio. Al 34’ Di Vaio, lanciato a rete da un perfetto lancio di Perez, si libera di Tomovic ma viene fermato proprio sul più bello da Carrozzieri. Nel finale di tempo Delvecchio, già ammonito, ferma per due volte Ramirez, prima con un’ostruzione e poi con una leggera gomitata, ma Valeri decide di non mettere nuovamente mano al taschino. Così la prima frazione, tutto sommato abbastanza equilibrata, termina 0-0. Anche la prima occasione da rete della ripresa è per i padroni di casa: al 7’ Di Michele ruba palla a Mudingayi a centrocampo (probabilmente con un fallo) e lancia Muriel che si presenta solo davanti a Gillet, lo mette a sedere con una finta ma a porta ormai sguarnita calcia a lato. Al 9’ ci prova allora Ramirez con un gran sinistro dalla distanza che sfiora di poco il palo alla sinistra di Julio Sergio. Al 13’ brutto fallo sul Niño da parte di Blasi, anche lui già ammonito, con Valeri che ancora una volta preferisce non prendere provvedimenti.
Anzi, un provvedimento viene preso, ma proprio ai danni del giovane uruguiano, che riceve un giallo per proteste. Pioli, stanco del trattamento riservato al suo fantasista, visibilmente innervosito per i numerosi colpi subiti, preferisce sostituirlo con Acquafresca al 18’. Al 26’ Garics riesce a penetrare nell’area di rigore giallorossa, tenta di servire Acquafresca all’altezza del dischetto del rigore ma il suo assist viene stoppato sul nascere. Al 28’ Carrozzieri riceve il secondo cartellino giallo per aver trattenuto Di Vaio che si era involato verso la porta avversaria, e viene quindi espulso. Il Bologna prova allora ad approfittarne: al 32’ fuori Taider e dentro Diamanti. Al 33’ i salentini si lamentano per un presunto tocco in area di Garics su Cuadrado, ma le immagini dimostrano chiaramente che l’esterno colombiano è inciampato tentando di concludere a rete. Al 37’ Di Vaio tenta la soluzione da fuori ma il suo potente sinistro viene deviato. Sul calcio d’angolo seguente un rimpallo favorisce Acquafresca che conclude a rete da pochi metri e trova lo strepitoso riflesso di Julio Sergio che salva letteralmente i suoi dallo 0-1. Al 40’ sinistro a giro dai sedici metri del figliol prodigo Bojinov che viene bloccato piuttosto agevolmente da Gillet. Negli ultimi minuti il Lecce bada soprattutto a mantenere il risultato di parità e il Bologna non ha più le forze per tentare il colpaccio. Finisce così 0-0 una gara dominata soprattutto dal nervosismo, con il Lecce maggiormente padrone del gioco ma con le occasioni da gol più clamorose tutte di marca rossoblù. Tutto sommato per i ragazzi di Pioli questo è un punto importante perché, anche con una partita da recuperare, li mantiene a ben cinque punti dai pugliesi terz’ultimi in classifica. Fra una settimana però, neve permettendo, arriverà al Dall’Ara la Juventus capolista, e servirà una prestazione certamente migliore di quella odierna per impensierire Buffon e compagni.
[Simone Minghinelli – Fonte: www.zerocinquantuno.it]