De Canio sembra aver scelto. Dopo il rimescolamento di carte contro il Cagliari con il ritorno al 4-4-2, oggi a Marassi potrebbe optare per il 3-5-2 che, in una partita fuori casa, contro un avversario che ha buone qualità offensve, garantisce una maggiore copertura nella fase difensiva.
E ciò, perché la difesa a tre, in realtà diventa a cinque nella fase di non possesso di palla con l’arretramento dei due esterni di centrocampo, Mesbah e Munari, capaci anche di giocare sulla linea dei terzini. E’, d’altra parte, un modulo che ha dato i suoi frutti con sei punti conquistati di due partite, il miglior rendimento rispetto a tutti gli altri schemi provati, sia pure con il beneficio di un arco di utilizzo molto breve. In questa soluzione tattica, vista l’assenza di Ferrario, De Canio potrebbe decidere, anzi, quasi certamente lo farà, per l’esperimento, perfettamente riuscito, di Giacomazzi al centro della difesa. In questo caso, Gustavo andrebbe in panchina. L’arretramento del capitano nel terzetto difensivo, comporterà l’innesto nella linea mediana, di uno fra Grossmuller e Coppola, a fianco degli altri due centrali Vives e Olivera.
E’ il primo ballottaggio della giornata. L’altro riguarda la linea offensiva e cioè chi dovrà fare da spalla a Di Michele. Le alternative sono fra Jeda e Corvia. Considerato che si dovrà giocare molto probabilmente una partita votata al contropiede, il brasiliano sembra avere le caratteristiche più adatte, anche se, sulla sua scelta, pesa la prestazione opaca offerta domenica scorsa contro il Cagliari. Da segnalare che sarà indisponible Sini. Un altro prezzo da pagare alle nazionali. Il giovane difensore è tornato acciaccato dall’impegno con l’Under 19 e ieri mattina non ha potuto partecipare all’allenamento di rifinitura. In ogni caso, l’impiego del ragazzo, sarebbe stato al più, per la panchina.
Comunque è il secondo caso di un calciatore che viene messo fuori uso dopo la convocazione in nazionale. In passato era toccato a Tomovic tornato malconcio dalla partita fra Israele e Serbia. Si tratta di una partita dove il Lecce giocherà molto coperto, con marcature strettissime, distanze molto corte fra i reparti e propensione a sfruttare le ripartenze con i veloci cursori di cui dispone a centrocampo e in attacco. Questo il tema tattico della partita che De Canio sta preparando per cercare di tornare da Marassi con un risultato positivo. La vittoria del Lecce sul campo del Genoa manca da oltre un decennio (0-1 nel campionato 1998-99 con rete di Margiotta su rigore). Ma era in serie B. Viceversa, nella massima divisione, il Lecce non ha mai espugnato lo stadio “Luigi Ferrais” di marca genoana: solo un pareggio per 0-0 nel campionato 1990-91 e poi sempre sconfitte. Per la legge dei grandi numeri, oggi Giacomazzi e compagni proveranno ad infrangere questa casella negativa.
A GENOVA IN 400 Ricreare le medesime condizioni della trasferta di due settimane fa. La scaramanzia ha sempre il suo peso e diversi gruppetti di tifosi giallorossi sono pronti a raggiungere ancora Genova, ripetendo lo stesso rituale che aveva preceduto la sfida con la Samp: stessa comitiva, stesso mezzo di trasporto. Nulla si lascia al caso. E nonostante il sabato pasquale, anche stavolta Giacomazzi e soci potranno contare sul sostegno di almeno 400 tifosi giallorossi. Fino a ieri, erano stati prenotati circa 150 biglietti del Settore Ospiti del Ferraris. Ma considerato che non ci saranno limitazioni (potranno assistere alla partita anche i sostenitori del Lecce non in possesso della tessera del tifoso), si potrà acquistare il tagliando sino a qualche ora prima dell’inizio del match. E a parte la piccola carovana che si è mossa da Lecce nella tarda serata di ieri, altri gruppi di tifosi sono pronti a raggiungere Genova da località del Nord.
[Redazione Lecce Giallorossa – Fonte: www.leccegiallorossa.net]