Lecce-Napoli 2-1: Tre punti nel nome di Chevanton

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Quando il gioco si fa duro il Lecce comincia a giocare. Con questa frase si potrebbe sintetizzare questo pomeriggio al “Via del Mare”, dove i giallorossi fermano i terzi della classe con una partita tutta cuore e orgoglio.

Il Napoli – squadra con il miglior rendimento esterno dopo il Milan, ndr – cade contro i salentini che con questa vittoria mettono ancora più pepe alla lotta salvezza,  visto il trionfo del Cesena a Cagliari, aspettando il “derby della Lanterna” di questa sera.

La gara è di quelle tese, il Lecce per la salvezza il Napoli per blindare il posto Champions. De Canio lancia Gustavo dal primo minuto sulla linea difensiva e a centrocampo Munari sulla corsia sinistra, mentre i tre tenori partenopei sono tutti in campo. Le due compagini si studiano per tutto il primo tempo e le occasioni sono poche, i giallorossi tendono ad aspettare i campani e a difendersi negli ultimi 35 metri mentre Mazzarri tiene i reparti corti. Gli unici episodi della prima frazione sono un colpo d’esterno di Munari al 5’ a lato di poco e un rigore non assegnato al Lecce su tiro di Munari che vede la sua conclusione intercettata dal pugno destro del capitano napoletano Cannavaro. Proteste di Corvia che riceve il cartellino giallo, il replay evidenzia il netto tocco di mano da parte del 28 in maglia azzurra.

La ripresa è tutta un’altra sinfonia. I tifosi leccesi iniziano a cantare, come ormai di consueto, al fischio d’inizio del secondo tempo e dopo due giri d’orologio Olivera entra in area, viene affrontato da Campagnaro che non trova il pallone e per Valeri è calcio di rigore. Dal dischetto va Corvia – che si sostituisce a Di Michele dopo i tre penalty falliti in stagione – rincorsa e palla all’incrocio alla sinistra di De Sanctis.

Il Napoli da quel momento inizia a giocare sul serio e ad alzare il baricentro, la prima conseguenza è l’espulsione di Corvia che esce per somma d’ammonizioni dopo un fallo su Lavezzi lanciato sulla sinistra. Il Lecce è in affanno, Vives risente di problemi muscolari e il neo entrato Zuniga fa le prove generali per il goal partenopeo. Al 66’ dagli sviluppi di un corner di Lavezzi il Napoli trova il pari su colpo di testa di Mascara, pesante la disattenzione di Munari che tiene in gioco gli avanti napoletani. La squadra di Mazzarri ci crede e prima con Mascara e poi con Cavani, lasciato libero davanti a Rosati, cerca il colpo del K.O.. Il Lecce barcolla, ma resta in piede e al 73’ Valeri ristabilisce la parità numerica. Olivera tenta di ripartire dall’area leccese e viene steso da Cavani, già ammonito si vede sventolare il secondo giallo davanti al viso, brutta la reazione della punta uruguagia che spintona il direttore di gara, in arrivo una pesante squalifica per lui.

Ultimo quarto d’ora in 10 contro 10. De Canio chiama Chevanton dalla panchina per un opaco Munari e questa sarà la mossa decisiva. All’88’ un lungo lancio dalle retrovie trova la testa di Mesbah, l’algerino indirizza la sfera verso Di Michele, la punta di Guidonia con una giocata di tacco serve l’accorrente Chevanton che spara verso la porta un sinistro di prima intenzione. La palla impatta sulla traversa e sbatte al suolo uscendo dalla porta. De Sanctis blocca la sfera, ma Valeri segnala in maniera corretta – il pallone ha varcato la linea di circa un metro, ndr – il nuovo vantaggio leccese.
Lo stadio esplode per la prodezza di Chevanton che si toglie la maglietta e trascina l’esultanza dei tifosi. Dopo cinque minuti di recupero il Lecce conquista tre punti di platino nella corsa alla salvezza, anche alla luce del derby tra Genoa e Samp.

[Redazione Tutto Mercato Web – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]