Sono stati presentati nella tarda mattinata di oggi gli ultimi tre rinforzi del Lecce Bojinov, Delvecchio e Di Matteo. Un volto nuovo e due vecchie conoscenze, tutti pronti a fornire il massimo impegno per raggiungere l’obiettivo della salvezza. A fare gli onori di casa il Direttore sportivo Carlo Osti, che ha espresso la propria soddisfazione per la campagna trasferimenti che si è appena conclusa.
“Abbiamo operato sul mercato con l’obiettivo di fornire al nostro allenatore Cosmi un organico più omogeneo, equilibrato ed in linea con le sue idee tattiche. Ritengo che oggi il Lecce risulti potenziato in ogni reparto ma è chiaro che sarà il campo, come sempre, a stabilire se le operazioni portate a termine saranno state efficaci. Oggi presentiamo tre calciatori che hanno accettato con grande entusiasmo di venire a dare il loro contributo. Abbiamo puntato su calciatori molto motivati, che potessero inserirsi rapidamente in squadra e nell’ambiente; sia Bojinov che Delvecchio sono agevolati dal fatto che hanno già indossato questa maglia in passato”.
Il primo a rispondere alle domande dei giornalisti è Valeri Bojinov, giunto in prestito fino a giugno dallo Sporting Lisbona.
“Sono qui perchè ho desiderato fortemente tornare nel Lecce, squadra che mi ha lanciato nel calcio e che ho sempre seguito anche dopo essere andato via dal Salento. So che c’erano altri club a livello europeo interessati a me, ma io sarei andato via da Lisbona solo per tornare qui a Lecce. La mia scelta non è stata dettata da ragioni economiche ma dall’amore per il Lecce, per la città, per la sua gente. Sono tornato qui per mettermi a disposizione dei compagni e del mister, non certo per creare problemi di alcun genere. Quel che posso assicurare è il mio massimo impegno, perchè sono consapevole che solo il gruppo, non il singolo, può raggiungere un obiettivo importante come quello della salvezza. Ottenere questo traguardo con il Lecce sarebbe per me qualcosa di paragonabile ad uno scudetto. Sono consapevole che il compito non è affatto semplice, ma i punti di distacco non sono poi tanti; quindi, non ci resta che lottare con grinta, la stessa che il nostro allenatore è riuscito a trasferire alla squadra e cercare di conquistare punti. Quando ho lasciato il Salento ero troppo giovane, avevo solo 18 anni. Questo può spiegare qualche mia ingenuità per la quale chiedo scusa; innanzitutto a me stesso, e poi, se necessario, anche ai tifosi del Lecce. Voglio sottolineare, però, che da quando sono andato via non ho mai parlato male dei miei compagni, della società e dei tifosi di questa squadra. Sono tornato con grandi motivazioni, perchè da Lecce sono partito e da qui voglio ripartire. Ho tanta voglia di riscatto, intendo rimettermi in discussione e farò di tutto per contribuire al raggiungimento di un risultato importantissimo: sappiamo tutti, infatti, quanto sia importante restare in serie A. Senza alcuna piaggeria, vi confesso che, da quando sono andato via da Lecce, non mi era più capitato di provare la felicità che sto provando oggi. Questo è il posto in cui mi sono sempre sentito bene e anche per questo ho fatto di tutto per tornare qui e, visto che sono in prestito solo fino a giugno, spero di poterci restare proprio attraverso il raggiungimento della permanenza in A. Ricordo che il mio primo gol in massima serie l’ho realizzato al Bologna, squadra che andremo ad affrontare dopodomani: che sia il segno del destino?
Dopo la cessione di Mesbah al Milan, il Lecce ha cercato un esterno di sinistra e la scelta è caduta sul giocatore del Palermo Luca Di Matteo.
“Fin dal primo impatto – afferma il calciatore – ho avuto una bellissima impressione dell’ambiente in cui sono arrivato. Con Delvecchio e Bojinov mi sento già a mio agio e da oggi mi metterò a disposizione di tutti i miei nuovi compagni cercando di dare il mio contributo per il raggiungimento del nostro importante obiettivo. Come esterno di sinistra, posso rendermi utile sia in fase difensiva che in quella offensiva. Mi impegnerò al massimo per dimostrare al mister che può contare anche su di me.
Ad Udine ho visto una squadra provvista di grinta e carattere, con giocatori di grande esperienza. Abbiamo a disposizione un organico forte che può tranquillamente raggiungere l’obiettivo della salvezza. Non ho mai giocato in serie A e questo lo ritengo un punto di partenza per la mia carriera: con questa maglia, quindi, spero di riuscire a dimostrare a tutti di meritare di giocare in questa categoria. Ringrazio di cuore il direttore Osti, il mister e la società che hanno creduto in me, malgrado i problemi fisici che mi hanno condizionato negli ultimi sei mesi e che, comunque, sono stati definitivamente superati. Posso aggiungere che a consigliarmi di venire qui è stato anche Fabrizio Miccoli, innamoratissimo di questa maglia’.
Grande motivazione e un forte appello alla tifoseria da parte di Gennaro Delvecchio che, proveniente dal Catania, ha sottoscritto un contratto fino al termine della prossima stagione.
‘Sono tornato a Lecce perchè l’ho voluto con grande convinzione. Mi era stato offerto un altro contratto ma non l’ho preso in considerazione sia per mantenere la parola data al direttore Osti, a mister Cosmi, sia per l’amicizia che mi lega a Rico Semeraro, anche se attualmente non riveste alcun incarico in seno alla società. Ho sentito il richiamo della mia terra e sono contentissimo di essermi legato al Lecce per i prossimi due anni. Dire che il Lecce ha bisogno di me è un’espressione forte: diciamo che per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di un gruppo molto motivato ed affiatato, ed io mi metterò a completa disposizione.
Quando il mister mi ha chiesto quanta cattiveria ho dentro, gli ho risposto che ne avevo a sufficienza per poter essere utile ai miei compagni e alla causa del Lecce. Sono qui per mettere in campo tutta la ma voglia e la mia determinazione. Bisogna essere consapevoli che per raggiungere la salvezza tutte le componenti, squadra, staff, società e tifoseria, devono dimostrarsi molto compatti. Per esperienza posso dire che questi traguardi si raggiungono solo se si resta uniti e si è disposti a lottare fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. Vorrei rivolgere un accorato appello alla tifoseria, perchè il loro aiuto, per noi, è fondamentale: è molto importante incitare la squadra in ogni momento della gara. Se qualche giocatore in campo è in difficoltà o sbaglia in passaggio, la cosa meno utile da fare è lasciarsi andare ai fischi, anche perchè una partita può essere risolta anche in pieno recupero. Giocando con il Catania a Bergamo, a Bologna, ho notato che la tifoseria dà una grossa mano alla squadra, e mi auguro che anche qui a Lecce tutto lo stadio ci sostenga con calore perchè sono convinto che questo potrà fare la differenza’.
[Sito Ufficiale US Lecce – Fonte: www.uslecce.it]