Arriva la prima, importantissima vittoria per il Lecce di Mister Gigi De Canio. Al Via del Mare i giallorossi hanno la meglio su una Fiorentina che, con Mihajlovic in panca non ha ancora trovato quella brillantezza che invece la contraddistingueva nella precedente gestione-Prandelli.
Umiltà, agonismo e spirito di sacrificio sono le qualità indispensabili per poter centrare l’ obiettivo della salvezza; i Giallorossi hanno dimostrato quest’ oggi di possedere queste caratteristiche, che tanto erano mancate nella prima, negativa, partita di San Siro.
De Canio mescola un po’ le carte e presenta un Lecce ad “albero di natale” con la novità Vives esterno basso a destra, diga a centrocampo con Giacomazzi, Munari e Grossmuller, e i due fantasisti Piatti e Di Michele a sostegno dell’ unica punta Corvia.
Dal’ altra parte Felipe sostituisce Natali al centro della difesa con Zanetti e Montolivo (contenuto bene a uomo da Giacomazzi in fase di non possesso) a centrocampo e i 3 “fantasisti” Marchionni D’ Agostino e Cerci a supportare Gilardino. Torna ad arbitrare il Lecce il sig. Orsato, artefisce della “vergogna di Bologna” che noi tutti ricordiamo e che costò la retrocessione al Lecce.
Gia al 9’ l’ episodio che decide l’ incontro. Punizione dalla destra battuta da Giuliatto, Montolivo cincischia in area e consegna la palla a Di Michele che è lestissimo a trafiggere Frey sottoporta per il vantaggio Giallorosso.
I viola si fanno vedere di tanto in tanto ma è il Lecce a cercare più concretamente il raddoppio; al 25 dopo uno schema, arriva al tiro Ferrario ma Frey neutralizza centralmente. Al minuto 34 clamorosa occasione per gli ospiti con Gilardino che si presenta tutto solo davanti a Rosati ma non riesce a superare l’ estremo giallorosso che blocca in presa bassa.
Nella ripresa ancora Lecce, prima Munari e poi Corvia provano a trafiggere il portiere ospite senza successo.
Al 58mo dubbio in area giallorossa con Kroldrup che insacca di testa ma il gol viene annullato per dubbio fuorigioco.
Viola ancora pericolosissimi pochi minuti dopo ma l’ incornata di Liajic finisce di pochissimo a lato alla destra di un Rosati fuori causa.
Nulla da segnalare nel finale nonostante la pressione ospite, col Via del Mare che esplode al triplice fischio.
Vittoria importantissima per i giallorossi che si mettono cosi alle spalle il disastroso inizio e guardano al prossimo impegno con più serenità. Fiducia anche per la condizione atletica e per la varietà della rosa che permette al mister più soluzioni tattiche, cosa che era sempre mancata gli anni precedenti. Paolo Cisternino per LecceGiallorossa.net
IL TABELLINO
LECCE (4-3-2-1): Rosati; Vives, Gustavo, Ferrario, Giuliatto; Giacomazzi (83′ Fabiano), Grossmuller (72′ Mesbah), Piatti; Munari, Di Michele (61′ Coppola); Corvia. A disp.: Benassi, Sini, Chevanton, Jeda All.: De Canio
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey; De Silvestri, Felipe, Kroldrup, Pasqual; Montolivo, Zanetti (55′ Ljajic); Cerci (72′ Babacar), D’Agostino (80′ Donadel), Marchionni; Gilardino. A disp.: Boruc, Comotto, Bolatti, Papa Waigo. All. Mihajlovic
MARCATORI: 9′ Di Michele (L)
ARBITRO: Orsato di Schio
NOTE: ammoniti Ferrario, Rosati (L) e Ljajic (F)
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI
DE CANIO: “Siamo finalmente riusciti a recuperare la nostra vera dimensione, e non avremmo potuto venir meno a questo impegno, anche per rispetto di quanto fatto la scorsa stagione. Eravamo riusciti a metterci alle spalle i quattro gol subiti dal Milan due settimane fa, e a lavorare duramente su una serie di problemi che una squadra in fase di assemblamento non poteva non avere”. Su Ignacio Piatti (25), acquisto più costoso del mercato salentino, e Chevanton: “Ignacio ha dimostrato grandissima personalità, e ha ancora tantissimi margini di miglioramento; si sta rivelando un acquisto importantissimo, di grande valore. Chevanton? Purtroppo non ho potuto farlo entrare in campo per via dell’infortunio occorso a Giacomazzi, negli ultimi minuti e sull’1-0 per noi avevo bisogno di maggior copertura, ma sono sicuro che potrà darci tantissimo, anche perché praticamente è tornato a casa sua”.
[Paolo Cisternino – Fonte: www.calciomagazine.net]