Nel webinar del 10 novembre sono emersi alcuni obiettivi: coinvolgere le 4 restanti squadre di Serie A, eliminare il termine “speciale” ed educare le tifoserie
ROMA – Il calcio come strumento di inclusione, aggregazione e condivisione. Senza barriere. E’ stato questo il tema del webinar “Lega Serie A & Calcio Special: Uniti per un Calcio Inclusivo”, che si è svolto oggi, mercoledì 10 novembre 2021. All’evento, moderato da Paola Severini Melograni, hanno partecipato Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega Serie A, Marco Brunelli, Segretario Generale della FIGC, Andrea Laudadio, vice Presidente di TIM Academy, oltre a Ciro Ferrara, Serie A Ambassador, ai Responsabili CSR di ACF Fiorentina, Cagliari Calcio e FC Internazionale e ai responsabili tecnici delle Squadre Special adottate dai tre Club.
Ad aprire l’incontro la proiezione del trailer del film “Crazy For Football – Matti per il Calcio”, diretto da Volfango De Biasi. L’opera cinematografica racconta la figura di un grande medico italiano, lo psichiatra Santo Rullo, interpretato da Sergio Castellitto, che dedica la sua vita al reinserimento sociale dei suoi pazienti i quali, grazie al gioco del calcio, diventano protagonisti di un sogno: il primo mondiale di calcio a cinque disputato da pazienti psichiatrici.
“La Lega Serie A è da sempre in prima linea nella lotta contro ogni forma di discriminazione, per questo abbiamo aderito con convinzione ed entusiasmo alla ‘4 Weeks 4 Inclusion’, un’importante occasione di confronto su temi che rappresentano il cuore del nostro impegno sociale – ha dichiarato Luigi De Siervo, Amministratore Delegato di Lega Serie A -. Da oltre cinque anni, in particolare, sosteniamo la Divisione di Calcio Paralimpico Sperimentale, dedicata agli atleti con disabilità cognitive e relazionali, con l’adozione di uno o più Team Special da parte dei nostri Club, consapevoli che il calcio può e deve svolgere un ruolo chiave nell’abbattere le barriere e i pregiudizi e nel favorire l’inclusione sociale”
Questa presenza nasce nel 2016 con l’istituzione della “Quarta Categoria” (diventata, poi, nel 2019 Divisione di Calcio Paralimpico Sperimentale), il primo torneo nazionale di calcio a 7 riservato a calciatori e calciatrici con disabilità intellettivo-relazionale e patologie psichiatriche, promosso dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio con il sostegno e l’adesione convinta di tutte le principali componenti del mondo del calcio.
Il progetto sociale “Quarta Categoria-calcio e disabilità” raccoglie l’esigenza di tanti ragazzi che manifestano la voglia di giocare a calcio vivendo la passione per il pallone senza limiti, ma in un contesto ufficiale.
La caratteristica unica e peculiare del Torneo è la formula dell’adozione: la maggior parte delle “squadre Special” coinvolte, infatti, sono state “adottate” in tutta Italia da Club professionistici di Serie A, Serie B, Lega Pro e LND, che forniscono agli atleti i kit tecnici ufficiali per giocare a calcio, con interscambio di attività durante l’anno tra il Club adottante e la squadra affiliata.
Un progetto pioniere e all’avanguardia nel panorama europeo, con l’obiettivo primario di abbattere ogni barriera che ostacoli la piena integrazione e garantire la pratica continuativa del calcio al fine di migliorare le potenzialità fisiche e motorie di ogni atleta. Ad oggi i tesserati sono oltre 3mila, 16 i Club di Serie A che hanno aderito ma 18 le squadre “adottate” in quanto Cagliari e Fiorentina ne vantano due a testa. Tra i prossimi obiettivi quello di coinvolgere le restanti 4 società di Serie A è quelle che saranno promosse nella massima categoria, quello di cancellare il termine “speciale” a favore di “paralimpico” in quanto gli atleti, sia per l’impegno negli allenamenti sia per pratica di gioco, sono tali e uguali agli altri a tutti gli effetti, e quello, importantissimo, di educare le tifoserie.