Alla faccia della prudenza, Leonardo punta sul 4-2-3-1 per cercare di sorprendere subito il Bayern: Stankovic gioca largo a sinistra, Pandev a destra ed Eto’o è libero di svariare su tutto il fronte offensivo. Il forfait di Zanetti costringe il tecnico a proporre Thiago Motta al fianco di Cambiasso in mediana.
La strategia paga subito, con i nerazzurri che passano in vantaggio con Eto’o, ma dopo il pareggio dei tedeschi c’è un autentico black out nell’Inter, incapace di tenere palla e di attaccare ma, soprattutto, di frenare le incursioni dei padroni di casa. I quali, spingendo con Ribery e Robben sulle corsie, mettono in crisi gli ospiti. È però un inserimento centrale di Mueller a portare i bavaresi in vantaggio, ma le numerose opportunità che capitano alla squadra di Van Gaal poco dopo evidenziano il tanto campo concesso dal nostro centrocampo e da una difesa troppo alta e imprecisa. Un’autentica crisi di identità, con Ranocchia spaesato e Lucio poco capace di evitare i guai. Dall’altra parte si continua a cercare Eto’o, che però non trova nei compagni l’assistenza che si aspetterebbe.
Alla fine del primo tempo il 2-1 è quasi un affare per gli uomini di Leonardo, letteralmente paralizzati. Nella ripresa Van Gaal conferma il 4-2-3-1 che ha funzionato bene nel primo tempo, Leo invece presenta il più offensivo Coutinho al posto di Stankovic, mantenendo invariato il 4-2-3-1. Mossa che però non produce molto perché l’Inter è ancora scossa dalla prima frazione e non reagisce. Dal canto suo, il Bayern mantiene larghe le maglie e non offre troppi punti di riferimento, cercando di ripartire rapidamente in contropiede. L’Inter del secondo tempo però, per quanto pasticciona e sbilanciata, attacca con maggiore convinzione e il gol di Sneijder è il giusto premio. Subito il 2-2, il team tedesco comincia a temere e abbassa il baricentro, poi Van Gaal toglie Robben e inserisce il tatticamente più duttile Altintop. Leo mischia le carte e allarga Sneijder a sinistra, accentrando Coutinho, mentre il collega olandese deve sostituire Van Buyten con Badstuber per una questione di infortunio.
Negli ultimi 20 minuti le squadre si allungano e concedono molti spazi, ormai le strategie tattiche contano sempre meno e si vive soprattutto sulla casualità. La tendenza comunque è quella di un Bayern chiuso a muro sin dal centrocampo e di un’Inter che fatica ad avanzare perché priva di spazi e troppo imprecisa. Negli ultimi 4 minuti entra Nagatomo per Chivu, con l’intento di avere maggiore spinta a sinistra. Dopo il gol di Pandev, le mosse tattiche sono Kharja per il macedone (si passa a un 4-4-3-2-1) e Kroos per Breno, con i tedeschi che si sbilanciano nel disperato tentativo di raddrizzare il risultato.
[Fabio Costantino – Fonte: www.fcinternews.it]
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