TABELLINO
Liechtenstein (4-5-1): Jehle; Rechsteiner, Polverino, Kaufmann, Oehri; A. Christen, Martin Büchel, Wieser, Marcel Büchel, Burgmeier; Salanovic. A disposizione: Sele, Malin, Yildiz, Kuhne, Hobi, Buchel, Erne, Y. Frick. Allenatore: Pauritsch
Italia (4-2-4): Buffon; Zappacosta, Bonucci, Romagnoli, De Sciglio, Verratti; De Rossi, Candreva (dal 29′ st Eder); Belotti, Immobile (dal 36′ st Zaza), Bonaventura (dal 22′ st L. Insigne). A disposizione: Darmian, Antonelli, Rugani, Astori, Donnarumma, Cataldi, Perin, Gagliardini, Politano. Allenatore: Ventura
Arbitro: Bebek (CRO)
Reti: all’11 pt Belotti, al 13′ pt Immobile, al 32′ pt Candreva, al 44′ pt Belotti
Ammonizioni: Oehri, Kaufmann, Jehle
Recupero: 1 minuto nel primo tempo, 2 minuti nella ripresa
VADUZ – Dopo il pareggio a Torino contro la Spagna, la differenza reti assume un ruolo strategico nel gruppo G di qualificazione ai Mondiali 2018, dove l’Italia si trova in testa con gli iberici a quota 7 punti. Gli azzurri, dunque, dovranno segnare più gol possibili nella gara di sabato 12 novembre a Vaduz contro il Liechtenstein.
Difficilmente, tuttavia, si potrà ripetere il roboante 8-0 con cui la Spagna qualche settimana fa si impose. La tradizione e la storia, infatti, dicono di un’Italia mai propensa alle ‘goleade’. Non è escluso, anzi, che la compagine tricolore possa ritrovarsi a superare delle difficoltà inattese al cospetto di un avversario modesto.
Il ct Giampiero Ventura, in ogni caso, sembra orientato a lanciare il modulo che ha in mente sin dall’inizio della sua gestione: il super-offensivo 4-2-4 anche se poi con la Germania si potrebbe tornare al consueto 3-5-2.
In difesa, senza Barzagli e Chiellini, ci saranno Bonucci e Romagnoli al centro con in difesa uno tra Darmian e Zappacosta e uno tra De Sciglio e Antonelli. A centrocampo assente Marchisio, dunque accanto a Verratti ci sarà De Rossi (Parolo squalificato). In avanti Candreva e Bernardeschi agiranno sulle fasce. Immobile e Belotti saranno le due punte.
Modulo 4-2-4, ci conferma Zappacosta dall’inizio?
“Si parla sempre del modulo, vediamo comunque se riusciremo a mettere in pratica una proposta alternativa. Vorrei sapere il modulo della squadra avversaria, sotto questo aspetto non ci è ancora chiaro. Prima verifichiamo come giocano loro”.
Con il Lichtenstein ci si aspetta una goleada.
“Mi sorprende questa cosa. Ogni partita precedente del Liechtenstein è stata per lunghi tratti in equilibrio. Non dico che è la squadra campione del mondo, ma abbiamo grande rispetto. Chi dice questo è molto lontano dalla realtà, abbiamo grande rispetto per loro. La priorità è vincere, la seconda è il modo in cui proviamo a farlo”.
Più difficile preparare una gara così che contro la Spagna?
“E’ una verifica importante, perché devi dimostrare di essere un protagonista, di crescere. Abbiamo un’infornata di giovani e quelli che non giocano devono prendere esempio da chi gioca e da giocatori come Buffon. E’ una verifica sotto il punto di vista della crescita, niente ti viene regalato e te lo devi conquistare”.
Il ct del Liechtenstein ha detto che attaccherà dall’inizio. Sei pronto a questo?
“Il Liechtenstein ha giocato le ultime 100 partite con lo stesso modulo, se lo cambia contro di noi è già una difficoltà. Attaccarci a casa loro è un loro diritto, noi siamo pronti sia al fatto di venire attaccati o se dovremo attaccare noi”.
Qua fa freddo e non come a Firenze. Giusta la scelta di arrivare solo oggi?
“Se avessimo saputo che sarebbe stato così freddo saremmo venuti direttamente domani sera. Siamo in inverno, normale che faccia freddo, non è una cosa catastrofica. Il campo è regolare, non c’è alcun problema”.
Ha avuto pochi giorni di lavoro per prepare il match. Dove c’è di più da lavorare con il nuovo modulo?
“Quando inizi un nuovo percorso tattico, ci sono tre nuove componenti e vanno analizzate tutte. Nel campionato italiano non lo sta facendo nessuno. Da un lato c’è grande disponibilità dei calciatori. Sarebbe presuntuoso pensare in tre giorni e mezzo di fare cosa memorabili. C’è bisogno di iniziare, dopo il risultato è fondamentale la verifica della mentalità di questi giocatori”.
Sulle esclusioni di questo match. Discorso tecnico tattico o altro?
“Abbiamo fatto una convocazione allargata, che significa 6 punte, 6 esterni. Abbiamo due gare, quindi è chiaro che dobbiamo dividerci. Quelli che non ci sono ora, ci saranno contro la Germania. E’ un discorso di gruppo, nessun discorso tecnico”.
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