L’Italciclismo ha trovato la sua stella: Nibali, la Vuelta è tua!

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Il corridore messinese s’impone sul padrone di casa Mosquera, appiedato di 41’’. La Vuelta torna in Italia dopo 20 anni dal trionfo di Marco Giovannetti.

L’Italia non vinceva una grande corsa a tappe che non fosse il Giro d’Italia dal 1998, quando Pantani s’impose al Tour de France. Nel corso di questi 12 anni non eravamo mai riusciti non solo a vincere in terra straniera ma neppure ad andarvi vicino. Vincenzo Nibali (Liquigas) ha finalmente rotto il tabù, aggiudicandosi la Vuelta 2010, mostrando grandi doti di passista e discrete qualità di scalatore, nonché confortanti attitudini da crono man, dalle quali è impossibile prescindere se ci si vuole proiettare nella storia.

A quasi 26 anni il messinese pare arrivato alla giusta maturità per potersi prendere soddisfazioni future non irrilevanti, da big del pedale, per intenderci. Quest’anno ha toccato l’apice di una carriera che da tempo prometteva scintille. Aveva già mostrato di essere sulla rampa di lancio nell’ultimo Tour de France (2009) e più marcatamente al Giro d’Italia di quest’anno, in cui era stato il luogotenente di Ivan Basso, trainandolo al successo alla corsa rosa, conservando anche per se un po’ di gloria, col 3° posto conclusivo.

In questo Giro di Spagna, una volta assurto a leader della sua squadra, si è guadagnato il rispetto di ogni avversario, vincendo una corsa veramente dura, di coefficiente di difficoltà superiore alla media. La Maglia Rossa (che da quest’anno sostituiva quella Oro) se l’è guadagnata già alla prima asperità, a Peña Cabarga. L’ha persa un paio di giorni dopo a Cotobello, per poi riprenderla vigorosamente il giorno dopo nella cronometro di Penafiel, ipotecando il successo finale che sarà certificato nel tappone di Bola del Mundo (una salita devastante di 22km, con gli ultimi 3 distesi sul cemento e pendenze che toccano anche il 20%), in cui l’unico avversario, Mosquera, ha tentato inutilmente di sferrare l’ultimo attacco: il corridore iberico (35enne) terminerà il giro ad oltre 40’’…

L’Italia, pensate, non si aggiudicava la Vuelta esattamente da 20 anni, quando trionfò nel ’90 Marco Giovannetti. Prima d’allora si ricordano le affermazioni di Giovanni Battaglin (’81), Felice Gimondi (’68), Angelo Conterno (’56). Ricordiamo, infine, che gli italiani in questa Vuelta hanno vinto una tappa, con lo sfortunato Petacchi, costretto poi al ritiro per i postumi di una caduta. Proprio Petacchi è il corridore con più successi nella storia della corsa spagnola dopo Delio Rodriguez: 20 vittorie contro le 39 dell’iberico anni’40.