Livorno – Da lunedì Attilio Perotti, dopo sei anni di lontananza dai campi (l’ultima stagione fu in Serie C1 con il Genoa nel 2006, ndr), è di nuovo un allenatore a tutto tondo. È stato infatti chiamato da Aldo Spinelli alla guida del Livorno, al posto di Armando Madonna, per le ultime quattro giornate di campionato. Dovrà dare una scossa dal punto di vista mentale, cercando di far ritrovare gli stimoli giusti e la fiducia nei loro mezzi ai giocatori. Dal punto di vista tattico non stravolgerà la squadra amaranto, dovrebbe confermare il modulo di gioco del suo predecessore. Per un discorso prettamente anagrafico, Perotti è il direttore sportivo. A vestire i panni dell’allenatore, formalmente, sarà Ezio Gelain. Ma vediamo nel dettaglio la figura del direttore tecnico e del suo collaboratore.
Nasce a Bagnolo Mella il 3 marzo del 1946. Persona molto esperta di calcio, ex ala destra, dirigente sportivo ed allenatore. Cresciuto nel Casale, nel 1962 passa all’Inter dove rimarrà per tre stagioni. Nel 1966 passa al Como in Serie C, due anni più tardi è ingaggiato dal Genoa dove resterà per sette stagioni. Nel 1969-70 con i liguri retrocede in terza serie. Esperienza che dura solo un anno. Il 30 ottobre 1973 Attilio esordisce in Serie A nella partita vinta per 2 a 1 contro la Roma. Nella stagione colleziona tredici presenze ma è costretto a retrocedere in Serie B. Nel 1975 passa al Parma in C per ritirarsi a fine stagione dall’attività agonistica. Inizia la carriera di allenatore nel 1977 nelle giovanili del Genoa per poi subentrare al posto di Tarcisio Burgnich alla guida della prima squadra nel 1985-86 per sole cinque partite. L’anno successivo torna ad allenare le giovanili fino al gennaio 1988 quando viene richiamato in prima squadra al posto di Gigi Simoni, conquistando la salvezza. Negli anni successivi si trasferisce a Siena in C2, breve esperienza a Cesena per poi tornare in C1 con la Triestina. Nel 1993-94 in B con Fidelis Andria e Ancona.
Nel 94-95 conquista la promozione nella massima serie con l’Hellas Verona ma decide di interrompere il rapporto per tornare a Genova. Dopo stagioni anonime a Perugia, Reggiana e Ravenna, arriva nel 2000-01 l’esordio in A con il Verona. Ottiene la salvezza agli spareggi contro la Reggina. Nel 2001 passa al Bari dove viene esonerato dopo sedici partite. Nel 2003 subentra a Silvio Baldini alla guida dell’Empoli, dopo solo sei giornate di campionato, ma a fine stagione non riesce a far salvare la squadra toscana, condannandola all’incubo Serie B. Dopo aver ricoperto l’incarico di direttore generale a Livorno ritrova la panchina del Genoa in C1 nel marzo 2006 al posto di Vavassori, ma dopo una dura contestazione dei tifosi si dimette ad aprile. Nel 2008-09 è responsabile delle giovani del Piacenza. Il 5 novembre 2011 torna a Livorno. Spinelli gli conferisce l’ incaricaco di responsabile dell’area tecnica. Adesso, affiancato da Gelain, torna a guidare una prima squadra. Gelain, nato a Fontaniva, provincia di Padova, il 29 gennaio 1961, è da sempre persona vicina a Perotti, di cui è stato vice nel Genoa e con cui ha ricoperto il ruolo di allenatore della Primavera nel Piacenza. Ex difensore, oggi tecnico, a Livorno affianca Perotti alla guida della prima squadra.
[Giacomo Bartoli – Fonte: www.amaranta.it]