Sorrento – Prima giustiziere della Juve Stabia col suo Livorno. Poi ospite, poche ore dopo, domenica e lunedì, di quella Sorrento che non l’ha mai dimenticato. La sua Sorrento. La città simbolo del suo risorgimento calcistico, complice del suo desiderio di rivalsa, generosa verso il suo bisogno di affetto. Non poteva iniziare in modo migliore il weekend costiero di Paulinho, il giocatore più amato di tutti i tempi dai tifosi rossoneri. Sicuramente uno dei più decisivi e prestigiosi nella quasi settantennale storia del club. E come da copione, l’incontro tra due vecchi amori che si sono ritrovati dopo una separazione forzata, ha fatto riaccendere nuovamente la scintilla della passione.
Perché la città ha amato innanzitutto l’uomo, genuino e sempre disponibile con tutti. Poi ha imparato ad ammirare il calciatore, quello che si faceva beffe delle difese avversarie senza mortificare la par condicio della propria tecnica sopraffina. Segnare di testa, di destro e di sinistro, e da qualsiasi posizione, era indifferente per lui che si era dipinta quella maglia sulla carne viva. Lui così tifoso di questi colori da diffondere alcuni giorni fa una fotografia del piccolo Yann Matheus sorridente con indosso una casacca rossonera. Ordinario il sabato sera del bomber brasiliano, trascorso con la compagna Maynara in un noto ristorante di Viale degli Aranci. Accoglienza da star e foto ricordo per tutti. Quindi, nella mattinata di domenica, il vero abbraccio con la sua gente. Una full immersion senza soste. Intanto il saluto ai vecchi amici e una passeggiata per le strade della città. Tutti lo cercano, tutti lo vogliono, anche solo per scambiarsi sensazioni e pareri. Ogni tappa sviscera un racconto, mette a nudo il sorriso schietto e non filtrato di un ragazzo che sente di respirare aria di casa, ossigeno puro. Sarà lunghissima in questo senso la giornata di Paulinho.
Lui è anche più sereno, ora che sta segnando con una certa continuità e sa di poter trovare finalmente riscatto col Livorno dopo anni di rapporti un po’ tormentati. Poi di corsa allo stadio per presenziare alla sfida dei rossoneri con l’Avellino, in compagnia del patron Mario Gambardella, dei vice presidenti Attilio Gambardella e Gaetano Mastellone e di Marco Armellino, il mediano costiero appena ceduto alla Reggina. Anche fuori dal terreno di gioco, la sua presenza è piacevolmente ingombrante. Non a caso la squadra di Gennaro Ruotolo trionfa 2 a 0 sotto gli occhi dell’asso brasiliano, che poi andrà negli spogliatoi per congratularsi con gli ex compagni di squadra. Alle 17.30, quando sono rimaste poche decine di tifosi, l’uscita dallo stadio Italia, anticipata da quella di Maynara, accompagnata dalla moglie del connazionale Vanin, Elisa. Ma non è qui che finisce la serata sorrentina della punta amaranto, in giro per i negozi del centralissimo Corso Italia fino alle 20 nonostante il gelo impietoso. Infine, le ultime ore del suo fine settimana costiero trascorse in compagnia di Ronaldo Vanin e consorte, i quali avevano dato ospitalità a lui, Maynara e al piccolo Yann. Insomma, Paulinho re per una domenica. Simulacro indelebile da venerare in una fredda giornata di febbraio. Poi la partenza per Livorno quando si alzano le luci di un lunedì davvero amaro. Forse un arrivederci, chissà se un addio. Di certo un risveglio triste per la città. E pensare che non è stato soltanto un sogno. Peccato.
[Stefano Sica – Fonte: www.amaranta.it]
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