Livorno – Tutto in un mese o poco meno. Siamo a gennaio inoltrato, allacciate le cinture. Il primo mese dell’anno non ha mai portato troppe gioie in casa amaranto. O almeno, così è stato durante l’era Spinelli, con scelte discutibili che hanno spesso indebolito la squadra e fatto da antipasto a un girone di ritorno inevitabilmente in flessione. Mai però negli ultimi anni il Livorno si era affacciato alla finestra invernale di mercato con una classifica così deficitaria. Nemmeno negli anni bui delle due retrocessioni dalla A alla B, perché in entrambi i casi di questi tempi le cose andavano benino e ci si illudeva che le forze a disposizione fossero sufficienti a centrare l’obiettivo della salvezza, salvo poi svegliarsi a febbraio con il mercato appena chiuso e zero possibilità di rimettersi in carreggiata.
Quest’anno la situazione è ben diversa, non si tratta di acquistare “ciliegine” per fare il salto di qualità, ma di dare una bella rimpastata alla torta perché non vada a male prima di finire in forno. Senza tanti giri di parole, servono come il pane (tanto per rimanere in ambito gastronomico…) un esterno destro di difesa, un centrocampista di qualità e una punta di peso, che sia in grado di garantire da qui a fine campionato non meno di sette od otto gol. Per il primo ruolo da coprire, il clivense Sardo è in cima alla lista ed andrebbe benissimo, anche se le voci di un suo possibile arrivo sono contraddittorie e non mancano le smentite. Per dare fosforo a centrocampo c’è solo l’imbarazzo della scelta e l’acquisto di Missiroli da parte del Sassuolo dimostra che, se c’è la volontà e la disponibilità di spendere, di giocatori validi in circolazione ce ne sono. Il concetto vale a maggior ragione per quanto riguarda gli attaccanti e qui, non ce ne voglia il diretto interessato, non facciamo l’errore di pensare che il solo Bernacci, ormai arrivato, possa essere la risoluzione dei problemi. E probabilmente nemmeno Mastronunzio. Il top sarebbe Tiribocchi, ma chiunque sia, deve essere pronto subito, senza dover aspettare ne’ lo smaltimento di malanni fisici ne’ tantomeno problemi di ambientamento.
E mentre sul mercato si combatterà la battaglia per portare giocatori in grado di innalzare il tasso tecnico della squadra, Madonna ed i suoi ragazzi dovranno cercare nelle prossime quattro partite del corrente mese di gennaio di conquistare il maggior numero di punti per rimpolpare una classifica a dir poco anemica. Si comincerà con la sfida di sabato 14 gennaio contro il Crotone (vincerla vorrebbe dire anche piazzare un due a zero pesante nel computo degli scontri diretti) e si finirà con la gara sempre casalinga con il Varese del 31 gennaio, quando i battenti del mercato si saranno già chiusi da un paio d’ore. In mezzo le due trasferte di Genova sponda Samp e Nocera, gara quest’ultima che rappresenta un’altra sfida-salvezza da non perdere assolutamente. E gennaio si annuncia decisivo anche sul fronte societario, perché l’era Spinelli sembra definitivamente arrivata al capolinea e sarà importantissimo che il testimone passi nelle mani di chi, oltre ai propri, avrà a cuore anche gli interessi dei tifosi amaranto e di tutti i livornesi in generale. Tutto in un mese, dunque: perché un Livorno calcio che sia in grado di stare almeno in Serie B è un patrimonio dell’intera città, da difendere a denti stretti.
[Claudio Marchini – Fonte: www.amaranta.it]