Dopo i due successi di Glasgow e Catania il Milan cerca di calare il tris in quel di Livorno nell’anticipo pomeridiano della XV giornata. Dopo la sistemazione delle questioni societarie la squadra, confortata da miglioramenti nel gioco e da qualche risultato positivo si appresta ad affrontare una squadra in chiara crisi di gioco e risultati, ancorata a 12 punti ed in piena zona retrocessione. Da sempre divise da fiera rivalità Livorno e Milan si affrontano dunque al Picchi alla ricerca di punti pesanti per il raggiungimento dei rispettivi obiettivi. Allegri, che ha recuperato El Shaarawy, mandato in campo per un quarto d’ora a Catania, ed in attesa dell’ormai prossimo rientro di Pazzini, si ritrova finalmente in gruppo anche De Sciglio, potendo così operare qualche scelta ponderata, anche in vista del fondamentale snodo della stagione che vedrà i rossoneri impegnati mercoledì prossimo a San Siro contro l’Ajax. In avanti spazio ancora a Birsa, Kakà e Balotelli, in difesa rientra Mexes, con Poli confermato ancora sulla destra, in porta a sorpresa gioca Gabriel, a centrocampo spazio ancora a Nocerino. Nicola si affida alle due punte: Siligardi e Paulinho.
Si inizia di buona lena con le squadre che si affrontano senza tante alchimie, nei primi minuti due conclusioni, una di Duncan, l’altra di Kakà, sono murate dai difensori, ma, al 7′, sul primo vero affondo il Milan passa in vantaggio, Balotelli serve largo Kakà che affronta e supera Schiattarella in area e crossa radente verso il secondo palo dove Balotelli anticipa il suo marcatore e, con una deviazione sporca, manda la sfera a rotolare, lemme lemme, in porta, terzo gol consecutivo, quinto in campionato per SuperMario. Qui però il Milan commette un errore che gli è consueto, anziché premere sull’acceleratore e mettere definitivamente al tappeto l’avversario tramortito, si siede, molla la presa sul match e si limita ad aspettare abbassando i ritmi e l’intensità di gioco. Ne approfitta il Livorno, che liberato dai timori iniziali, alza la testa ed inizia a pressare in tutte le zone del campo attaccando con convinzione ed efficacia. Annotiamo un colpo di testa di Ceccherini alto, un tiro di Paulinho che si spegne sul fondo e due punizioni dal limite di Emerson e Siligardi che Gabriel controlla senza troppi problemi. Al 26′ arriva, quasi inevitabile, il pareggio, Siligardi riceve la sfera al limite, controlla, si gira e calcia a giro trovando la rete e battendo Gabriel che non ci arriva partendo forse un po’ in ritardo. I rossoneri provano a scuotersi, Kakà prova a suonare la carica, un paio di potenziali buone giocate sono vanificate da Birsa, che, al 37′, lascia il posto ad El Shaarawy, sostituzione tattica ineccepibile, anche se il laterale pare affetto da qualche problemino muscolare. Nel finale è tuttavia ancora il Livorno a rendersi pericoloso con un paio di corner che gettano nel panico, come al solito, la retroguardia ospite.
La ripresa inizia con un Livorno più intraprendente che mette alla frusta la retroguardia ospite che si salva un paio di volte in affanno, all’8′ è però il Milan a sfiorare il vantaggio, Balotelli si beve con un sombrero Coda e si lancia verso la porta, controlla di testa e poi scarica un siluro appena entrato in area, i riflessi di Bardi sono straordinari e la parata quasi prodigiosa. Sugli sviluppi del corner Mexes di piatto appoggia ad El Shaarawy che calcia a colpo sicuro, salva un difensore impedendo la segnatura. Al 13′ ripartenza perfetta dei padroni di casa, Zapata non fa il passo avanti necessario a mettere in offside Paulinho che si invola tutto solo verso la porta e trafigge Gabriel portando avanti i suoi per il delirio del Picchi, sesto gol per l’attaccante brasiliano! Entra Niang per un impalpabile Nocerino , il Milan attacca a testa bassa ma con grande confusione, il Livorno in ripartenza si rende pericolosissimo due volte con Siligardi che prima calcia debolmente permettendo a Gabriel la facile parata, poi calcia fuori. Si fa male in un contrasto El Shaarawy, che resta in campo, dopo che Matri aveva già dismesso la tuta, praticamente per onor di firma limitandosi a tocchettare indietro. La palla per il pareggio capita così sui piedi di Niang che, come al solito, la spreca con una conclusione a lato, davvero imbarazzante. Entra anche De Sciglio per uno stanchissimo Poli, e, al 37′ , Balotelli si procura una punizione dal limite che trasforma in gol con un tiro tanto potente quanto preciso che si infila nel sette opposto a quello di tiro con Bardi immobile, 2-2 e tutto nuovamente possibile. Al 44′ ancora Balotelli riceve la sfera ai 25 metri e scaglia un devastante missile terra – aria che si schianta sotto la traversa e poi ritorna beffardamente in campo.
Finisce con un pareggio giusto che premia il Livorno autore di una partita coraggiosa ed attenta, capace di risalire dal subitaneo svantaggio ma incapace di chiudere il match quando si è ritrovato in vantaggio. Milan che invece ricade in vecchi errori, il rapido vantaggio anziché mettere le ali ai rossoneri li ha cloroformizzati, la squadra si è afflosciata permettendo all’avversario di prendere coraggio e crescere. Ci ha dovuto così pensare il Balotelli dei tempi migliori a fare gli straordinari per evitare l’ennesima sconfitta stagionale. Un deciso passo indietro rispetto al trand positivo recente, che mette in vetrina gli errori soliti di concentrazione e di dabbenaggine che hanno fin qui costellato la stagione dei rossoneri. E mercoledì c’è l’Ajax…
[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]